Formula 1: in pista a Sochi con Brembo

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Yuki Tsunoda of Japan driving the (22) Scuderia AlphaTauri (Photo by Rudy Carezzevoli/Getty Images)

Nel prossimo weekend si disputa al Sochi Autodrom, all’interno del Parco Olimpico usato per i Giochi Olimpici Invernali del 2014, si disputa il GP di Russia di Formula 1.

Il tracciato si snoda per 1,7 km su strade solitamente aperte al traffico e dunque tende a gommarsi con il passare delle sessioni: l’aumento dell’aderenza si traduce anche in una maggiore potenza frenante dissipata.

Impegnativo per i freni

Secondo i tecnici Brembo il tracciato russo rientra nella categoria dei circuiti più impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4.

Lo stesso della pista di Monza, nonostante i due tracciati siano molto differenti, come dimostra la curva 3 di Sochi che con un angolo di 180° e 650 metri di sviluppo è la più lunga del Mondiale. ​ ​

Brembo opera anche in remoto

Durante i week-end dei GP i tecnici Brembo forniscono assistenza ai team, solitamente in pista, ma a causa della pandemia di Covid-19 spesso anche tramite il Remote Garage, situato a Curno, dove gli ingegneri seguono in diretta le sessioni e analizzano i dati in tempo reale.

Durata: 10.000 chilometri

La vita utile di una pinza Brembo di Formula 1 può arrivare a 10.000 km, ma al termine di ogni GP e dopo una sessione di test la pinza rientra in fabbrica dove operai specializzati provvedono a smontarla e a rimpiazzare i pezzi soggetti a usura.

In media, in una stagione ogni team di Formula 1 usa 10-15 set di pinze, 150-200 dischi e fino a 600 pastiglie. ​

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Sette frenate

  • I piloti Formula 1 utilizzano i freni in 10 delle 18 curve della pista russa.
  • In un giro l’impianto frenante è attivo per 15 secondi e un quarto, equivalenti al 17 per cento della durata totale della gara.
  • Delle 10 frenate 7 comportano una decelerazione di almeno 3,5 g per i piloti.
  • Solo 3 di queste vedono i freni attivi per più di un secondo e mezzo.
  • Alla curva 8 la decelerazione è di ‘appena’ 3,1 g per 97 centesimi di secondo.
  • Dalla partenza alla bandiera a scacchi ogni pilota esercita un carico complessivo di 44 tonnellate e mezzo sul pedale del freno. ​
  • 2 delle 10 frenate del GP Russia sono considerate altamente impegnative per i freni.
  • 5 sono considerate di media difficoltà e le restanti 3 sono light.
  • La frenata più impegnativa è quella alla curva 2 in cui i piloti arrivano a 336 km/h e azionano i freni per 1,85 secondi durante i quali le auto percorrono 109 metri indispensabili per scendere a 131 km/h. Il carico sul pedale del freno è di 144 kg e la decelerazione di 6,1 g. ​
Foto di copertina by Rudy Carezzevoli/Getty Images