
Con la coupé compatta del 1997 (era lunga 398 cm), la nuova Ford Puma ha in comune solo il nome e l’anima sportiveggiante. Per il resto la Puma del terzo millennio, presentata a inizio 2020, è lunga 419 cm ed è un crossover compatto, dalle linee sportive, che adotta l’innovativa motorizzazione EcoBoost Hybrid.
Motori più efficienti con l’EcoBoost Hybrid
La tecnologia EcoBoost Hybrid con batterie a ioni-litio da 48 volt nasce per ottimizzare l’efficienza nei consumi e offrire un’esperienza di guida più reattiva e gratificante; integra l’assistenza alla coppia elettrica con un motore a benzina EcoBoost 1.0 a tre cilindri, per erogare fino a 155 CV. Puma è uno dei 18 modelli elettrificati che Ford introdurrà entro il 2021: ogni nuovo veicolo lanciato dall’Ovale Blu dopo la Focus avrà almeno una versione elettrificata. I clienti che sceglieranno Puma saranno tra i primi a trarre vantaggio dall’EcoBoost Hybrid. In particolare, EcoBoost Hybrid potenzia il motore a benzina EcoBoost 1.0 3 cilindri con un sistema di starter/generator (Bisg) azionato da una cinghia da 11,5 kW, che sostituisce l’alternatore standard, consentendo il recupero e lo stoccaggio di energia durante le decelerazioni del veicolo e la ricarica di un pacco batteria di ioni-litio da 48 volt, raffreddato ad aria. Non solo: il Bisg funge anche da motore, integrandosi con quello termico a tre cilindri, e utilizza l’energia accumulata per fornire assistenza alla coppia elettrica del motore durante la guida e l’accelerazione normale, oltre a far funzionare gli accessori elettrici dell’auto. Offerta con potenza da 125 e 155 CV, la motorizzazione Mild-Hybrid monitora continuamente il modo in cui il veicolo viene utilizzato per determinare quando e con quale intensità ricaricare la batteria e quando utilizzare la carica della batteria immagazzinata. Due le modalità: sostituzione della coppia (utilizza la funzionalità del motore elettrico per fornire fino a 50 Nm di coppia, riducendo l’attività del motore a benzina per un miglioramento dell’efficienza del carburante fino al 9%); integrazione della coppia (sfrutta la funzionalità del motore elettrico per aumentare al massimo la coppia utilizzabile, fino a 20 Nm sopra il livello disponibile dal solo motore benzina a pieno carico).
Uno Start&Stop più attivo
Il Bisg, inoltre, ha consentito agli ingegneri Ford di ridurre il rapporto di compressione del motore EcoBoost 1.0 e di aggiungere un turbocompressore più grande per una maggiore potenza, attenuando il turbo lag con l’integrazione della coppia che fa girare il motore più velocemente per mantenere sempre performante la risposta del turbocompressore. Capace di riavviare il motore in circa 300 millisecondi – praticamente un battito di ciglia – il Bisg consente, inoltre, alla tecnologia Start&Stop di Puma EcoBoost Hybrid di operare in più situazioni (per esempio, anche in caso di decelerazione fino a una velocità inferiore ai 15 km/h e anche quando il veicolo è in marcia con il pedale della frizione premuto). L’EcoBoost 1.0 ed EcoBoost Hybrid di Puma sono poi dotati della tecnologia di disattivazione dei cilindri, che può arrestare automaticamente uno dei cilindri quando non è necessaria la piena capacità del motore: il cilindro si disinnesta e reinnesta in 14 millisecondi.
Guida in base al terreno
Con Puma arriva anche la tecnologia dei Drive Modes che consente ai conducenti d’impostare i parametri di acceleratore, sterzo e controllo della trazione, oltre ai tempi del cambio per i modelli automatici, in base ale condizioni stradali e meteorologiche. È possibile scegliere tra Normal, Eco, Sport, Sterrato e Bassa Aderenza, con anche un layout grafico dedicato del quadro strumenti.
Interni razionali
L’abitacolo della Puma sfoggia materiali di qualità, con un assemblaggio curato e attenzione ai dettagli. Il quadro strumenti lcd da 12.3”, di serie sulla ST-Line X, completamente configurabile, consente di personalizzare e gestire la visualizzazione delle informazioni, tra cui le tecnologie di assistenza alla guida e le notifiche del navigatore. Al centro troviamo il sistema multimediale con schermo a sfioramento di 8” e connettività Apple CarPlay e Android Auto. I sedili, rivestiti in pelle e tessuto, sostengono bene, non sono cedevoli e trattengono bene il busto; quelli anteriori hanno di serie la funzione di massaggio per la schiena. Chi siede dietro, se molto alto, avrà qualche problema di spazio per la testa, a causa del tetto che si abbassa leggermente verso la coda.
Aiuti alla guida con il Ford Co-Pilot
Con la Puma Ford ha introdotto numerose tecnologie che utilizzano tre radar, due telecamere e 12 sensori a ultrasuoni, racchiusi nel Co-Pilot Pack (1.000 euro). Tra questi l’Adaptive Cruise Control con Stop&Go, Speed Sign Recognition e Lane Centring, disponibile con il cambio automatico a 7 rapporti, supporta l’automobile nel mantenimento della distanza di sicurezza dai veicoli che precedono e riduce lo stress durante i lunghi viaggi, contribuendo a mantenere il veicolo centrato nella sua corsia e regolando la velocità entro i limiti monitorando i segnali stradali e i dati condivisi dal navigatore. Per la prima volta su un modello Ford del segmento B è presente una telecamera posteriore che garantisce una visibilità di 180 gradi, che può essere visualizzata sul touchscreen, in modo che i pedoni, i ciclisti e gli altri veicoli possano essere visti più facilmente durante le manovre di retromarcia in uscita da parcheggi o passi carrai. Infine, il Pre-Collision Assist con Pedestrian Detection è in grado di rilevare pedoni presenti sulla strada o che potrebbero attraversare nella traiettoria del veicolo; in caso di potenziale collisione e di una mancata risposta da parte del conducente, il sistema attiva automaticamente i freni.
Bagagliaio innovativo
Lo spazio per i bagagli è di di 456 litri (con un ripiano separatore amovibile), che arrivano a 1216 abbattendo lo schienale posteriore: diventa così possibile caricare oggetti fino a 112 cm di lunghezza, 97 cm di larghezza e 43 cm di altezza. La vera sorpresa è però… sotto: un pozzetto, battezzato MegaBox, offre un’ulteriore capacità di 80 litri (le dimensioni sono 76,4×75,3×30,6 cm): qui è possibile nascondere attrezzature sportive sporche o stivali di gomma infangati; la fodera sintetica e il tappo di drenaggio posizionato sul fondo del Megabox facilitano la pulizia con acqua. Il telo copribagagli è flessibile e montato sul portellone, col quale si muove, facilitando l’accesso al vano.
Versioni e allestimenti disponibili
Ford Puma è disponibile in versione Ecoboost Hybrid con il motore da 1 litro e potenze di 125 o 155 CV; è disponibile anche con il semplice tre cilindri benzina Ecoboost da 125 CV e con il 4 cilindri a gasolio EcoBlue di 1.5 litri da 120 CV. Gli allestimenti sono Titanium (anche X) ed ST-Line (anche X), con prezzi che partono da 22.750 euro e arrivano ai 28mila della versione con cambio automatico a 7 rapporti (solo con motore Ecoboost). L’allestimento base Titanium offre già di serie Sybc 3 con touchscreen da 8″ e navigatore, luci interne a led, caricatore wireless Qi, riconoscimento segnali, modalità di guida, FordPass Connect 4G, cerchi in lega da 17″, specchietti elettrici, fendinebbia, luci led, sensori posteriori, abbaglianti automatici, anti-collisione, mantenimento corsia e cruise control con regolatore automatico. Il rapporto dotazione/prezzo è quindi molto interessante.
Come va
Su strada la Puma (abbiamo provato la versione da 155 CV) ha dimostrato di essere come la sua antenata: molto divertente. Al volante si apprezza la seduta più alta rispetto alla vecchia coupé, oltre ovviamente al maggior spazio a disposizione. La presenza dell’aiuto elettrico regala una buona spinta fin dai regimi più bassi dove il turbocompressore latita; quest’ultimo poi regala allunghi molto appaganti. Molto buona la tenuta di strada, grazie alle doti del telaio: il pianale è quello della Fiesta ma con il passo più lungo di 10 cm, mentre le sospensioni sostengono maggiormente visto che sono più rigide con ammortizzatori più grossi. Abbiamo apprezzato particolarmente lo sterzo, molto sensibile e reattivo, una sorpresa su un’auto di questa tipologia. Bene anche il cambio, sebbene la leva sia posizionata un po’ troppo in basso rispetto al sedile. Infine, i consumi sono parsi contenuti: alla fine della nostra prova, prevalentemente autostradale, la percorrenza media è stata di 6,3 litri per 100 km, cioè quasi 16 km/l (17,9 il dato di omologazione in base al ciclo WLTP).
Testo e foto di Gianluigi Guiotto