FlexFuel: l’altra decarbonizzazione

FlexFuel, multinazionale francese specializzata in soluzioni per la fuel economy, sa bene che la presenza dei cosiddetti depositi carboniosi all’interno dei motori alimentati con benzina, gasolio e in generale con idrocarburi è un fenomeno che può influire anche pesantemente sulle prestazioni e i consumi di un motore.

Normalmente, salvo in casi eccezionali dovuti a lunghe percorrenze con miscele molto ricche e combustione inefficiente, l’intervento di pulizia veniva fatto in fase di revisione, quindi dopo chilometraggi elevati.

Tradizionalmente l’intervento manutentivo consiste nella rimozione meccanica dei depositi dalle camere di combustione, dal cielo dei pistone, da valvole e relative sedi e dai condotti, ovvero tutta la zona più ‘calda’ del motore.

FlexFuel

Tuttavia nei motori più evoluti, i depositi sono andati a interessare anche la valvola EGR, il filtro antiparticolato e il turbocompressore amplificando le perdite di rendimento e le difettosità di funzionamento, oltre a variare, in peggio, i dati di emissione e consumo originali.

E’ evidente che l’operazione debba quindi avere scadenze più ravvicinate rispetto alla revisione totale, coi conseguenti aumenti dei costi di manutenzione. Recentemente sono stati messi a punto dei processi di decarbonizzazione basati sull’utilizzo dell’idrogeno che possono essere attivati senza ‘aprire’ il motore.

Anzi, come vedremo, semplicemente flussando per un certo periodo di tempo il motore che gira a basso regime.

FlexFuel

Tra i numerosi sistemi disponibili, segnaliamo quello di FlexFuel, multinazionale francese specializzata in soluzioni per la fuel economy e la produzione di questo tipo di attrezzature, che ad Autopromotec 2022 ha presentato la sua ultima novità, la Hy-Carbon Connect, un apparecchio che oltre a eseguire la decarbonizzazione secondo un processo consolidato, produce anche un dettagliato report sull’attività svolta.

Idrogeno puro

L’Hy-Carbon Connect utilizza la stessa tecnologia esclusiva FlexFuel di generazione dell’idrogeno necessario al processo senza l’uso di additivi chimici.

L’idrogeno è ricavato esclusivamente dall’acqua tramite elettrolisi e la produzione può arrivare  fino a 1000 litri/ora con una purezza fino al 99%, a fronte di un consumo d’acqua demineralizzata di soli 0,3 litri/ora.

La stazione inietta l’idrogeno nella presa d’aria del motore funzionante a regime fisso (variabile in funzione di parametri rilevati dall’apparecchiatura stessa) trasformando, grazie all’alta pressione e al calore, la miscela aria/idrogeno in un potente solvente naturale.

Questo scioglie e depositi che vengono poi espulsi dallo scarico. Secondo FlexFuel, nei casi più gravi la pulizia può riportare ai valori corretti il consumo e le emissioni che per effetto dei depositi possono aumentare rispettivamente del 15% e di oltre il 50%.

Come funziona FlexFuel

All’ingresso dell’auto in officina viene creato un profilo basato su numerosi parametri, quali il modello, la percorrenza annuale e il tipo di guida.

Attraverso la presa OBD della vettura vengono poi letti gli eventuali codici errore e attivati quei componenti più soggetti alle incrostazioni (ad esempio la valvola EGR) leggendo la posizione reale e confrontandola con quella di progetto per stabilire il tasso di incrostazione.

A questo punto l’apparecchio è in grado di determinare la migliore procedura che l’operatore può poi decidere di eseguire in modo automatico oppure manuale, con possibilità di personalizzare il trattamento.

Al termine del processo viene rifatta la diagnosi e generato un report dettagliato con lo stato della vettura prima e dopo l’intervento, incluso l’elenco degli eventuali errori cancellati.

FlexFuel

La stazione Hy-Carbon Connect è connessa 4G e Wi-Fi e via Bluetooth alla OBD.

Questo consente la costruzione di una banca dati per l’officina e la possibilità di inviare in automatico al cliente l’avviso di scadenza della manutenzione programmata.