Fiat 126: poco più di tre metri, ma una storia indimenticabile – Era il 1985 e Fiat scriveva esattamente queste parole sulla propria presentazione di prodotto relativa alla 126: “Prodotta ormai in oltre due milioni di esemplari, la 126 ha tuttora una clientela fedele che della più piccola delle utilitarie Fiat apprezza l’economicità di consumo e di uso, e la straordinaria maneggevolezza in città (è lunga appena tre metri e 13 cm)”.
Noi ce la ricordiamo molto bene, anche perché l’abbiamo posseduta, e il borbottio del bicilindrico di 652 cm3 ci sembra di sentirlo anche a distanza di tutti questi anni. 24 CV non erano certo tanti, così come i 105 km/h di velocità massima. Ma il tutto era sufficiente per assicurarci la mobilità che tanto cercavamo e che grazie a lei abbiamo potuto godere per tanti anni. Come ammesso da Fiat stessa, la 126 ebbe un ruolo insostituibile nella motorizzazione delle famiglie a basso reddito. Con il suo robusto e affidabile bicilindrico raffreddato ad aria, la Fiat 126 si prese in carico un’eredità importantissima e pesantissima, quasi impossibile da sopportare: quella della Fiat 500 che con i quasi 4 milioni di esemplari costruiti fu la protagonista della motorizzazione di massa degli italiani. Beh, la Fiat 126 fu presentata ufficialmente nel 1972 e al 31 marzo del 1986 era già stata prodotta in 2.042.000 esemplari. Superò quindi tutte le perplessità di chi era cresciuto a pane e 500 e dimostrò di essere veramente la versione moderna dell’indimenticabile Cinquino. Nel 1984, Fiat l’arricchì di alcune dotazioni che la resero ancora più moderna, come per esempio l’accensione a chiave e il ventilatore di aerazione e riscaldamento. Senza nulla togliere alla Fiat 500 che rimarrà senza ombra di dubbio uno dei milestone dell’intera storia automobilistica, la Fiat 126 richiama alla nostra umile memoria momenti di grande felicità. Non ci sono dubbi: queso genere di auto, Fiat le ha sempre sapute fare molto bene.