Ferrari V6 ibrido: nuovo gioiello Made in Maranello

Ferrari V6 ibrido

Per la prima volta su una spider, Ferrari propone un V6 con tecnologia ibrida plug-in (PHEV) a trazione posteriore.

Il marchio del Cavallino Rampante ha presentato la nuova Ferrari 296 GTS che introduce una novità importante: il propulsore V6 biturbo ibrido plug-in in grado di erogare una potenza massima di 830 CV.

Interessante è l’architettura del motore termico in configurazione a 120° con il posizionamento dei turbocompressori all’interno della V per aumentare al compattezza, massimizzando permeabilità ed efficienza dei condotti delle linee di aspirazione e scarico e abbassare l’alloggiamento del propulsore così da avere un baricentro più basso.

Il motore termico è un 3.0 litri in grado di erogare fino a 663 CV (pari a 221 CV/litro), una potenza molto elevata per un V6 ottenuta grazie all’aumento della pressione in camera di combustione.

Ferrari V6 ibrido

Questo gioiello di meccanica che a Maranello è soprannominato ‘piccolo V12’ dato il sound da dodici cilindri, è affiancato da un motore elettrico (di derivazione Formula 1) installato al posteriore (dove c’è anche la trazione) e in grado di erogare fino a 122 kW (167 CV).

Questo è alimentato da una batteria da 7,45 kWh in grado di garantire 25 km di autonomia in elettrico.

I due motori comunicano tramite un attuatore chiamato TMA (Transition Manager Actuator) che consente sia l’uso congiunto per una potenza massima di 830 cv, sia la fruizione del solo motore elettrico.

La trasmissione è un doppia frizione F1 a otto rapporti.

Un interessante riferimento storico:  i turbo al centro del V furono installati per la prima volta sulla Ferrari 126 CK e poi sulla 126 C2. L’architettura PHEV V6 turbo è quella utilizzata sulle Formula 1 dal 2014.

Immagini © Ferrari