Non si può dire che sia andata male la gara della Scuderia Ferrari a Istanbul. L’anno scorso fu l’ultima volta sul podio per Vettel ai saluti “quasi” finali con la squadra italiana, quest’anno quel podio è mancato per poco e su quel podio poteva esserci Charles Leclerc, protagonista di una gara tutta all’attacco che si è però conclusa al 4° posto quando anche il monegasco si è reso conto che l’impresa, arrivare in fondo con un solo set di intermedie, sarebbe stata impossibile.
16 i punti conquistati dalla Scuderia sul circuito “amico” di Istanbul Park, ma deve anche impressionare l’ottimo 8° posto finale di Carlos Sainz che, partito dal fondo per la sostituzione della power unit, non si è sicuramente perso d’animo recuperando di mestiere una gara azzoppata. Ottimo anche il comportamento dei due piloti in qualifica quando Sainz, consapevole della penalizzazione, ha giocato a favore di Leclerc dandogli una scia fondamentale per scalare la griglia fino al 4° posto diventato 3° con la penalizzazione di Hamilton.
Ciò che conta per il campionato, con il piloti che è un testa a testa tra i due cavallini per il 6° posto tra i piloti(116,5 punti Sainz, 116 Leclerc), è aver recuperato terreno importante nella lotta per il 3° posto nella classifica costruttori nei confronti della McLaren, incappata in una gara storta. Sono 7,5 i punti che separano le due storiche rivali e la lotta è apertissima da qui al gran finale della stagione in quel degli Emirati, con 6 gare ancora da disputare.
Leclerc racconta così il “suo” GP di Turchia, corso per due terzi di gara al 3° posto, poi sfumato per la scelta di montare un nuovo set di intermedie visto che le sue erano davvero al limite e c’era in gioco la sicurezza: “Nel complesso è stata una gara positiva. Siamo stati molto competitivi e specie nel primo stint ero molto a mio agio con la vettura. Siamo rimasti in pista a lungo con il primo set di intermedie e dopo che gli altri piloti si sono fermati per montare un nuovo treno ci siamo ritrovati ad essere i più veloci pur senza aver cambiato le gomme. Dopo un po’ di giri però, il graining dei nostri avversari si è pulito e hanno cominciato a trovare molta prestazione. A quel punto abbiamo capito che ci saremmo dovuti fermare anche noi. Ho effettuato il mio pit stop fuori sincronia con gli altri piloti e quindi non ho fatto in tempo a superare la fase di graining e a rispondere agli attacchi. È un peccato aver perso il podio ma la prestazione si è vista e questo è senza dubbio motivo di soddisfazione”.
Il Driver of the Day è invece stato eletto all’unanimità Carlos Sainz, da 20° all’8° posto finale sfruttando al massimo il potenziale di una SF21 che forse non arriverà alla vittoria nelle gare che mancano ma che si sta dimostrando comunque una monoposto migliore della precedente. Non ci fosse stato il problema al pit-stop, al 36° giro, forse Sainz avrebbe potuto ambire anche a qualcosa di più ma il bicchiere è sicuramente mezzo pieno.
Ecco le parole del n.55 al termine del GP di Turchia 2021: “Questa è stata una delle mie migliori gare e probabilmente la più forte da quando sono in Ferrari. Il primo stint in condizioni davvero insidiose è stato molto intenso ma anche esaltante: ho superato in differenti punti della pista e ho sfruttato ogni tipo di traiettoria, divertendomi un mondo. Peccato per il problema nella sosta ai box, perché il pit stop in sé è stato veloce, ma occorre analizzare perché la vettura sia stata rilasciata dopo così tanto tempo. Anziché tornare in pista dietro ad Ocon mi sarei potuto ritrovare più vicino a Lando. Negli ultimi dieci giri ero uno dei più veloci in pista, quindi credo che avrei potuto concludere anche più avanti. Comunque, queste sono cose che succedono e di sicuro ci sono molti aspetti positivi che ci portiamo a casa da questa gara. Sto cominciando davvero a divertirmi con la vettura man mano che la conosco meglio e per questo guardo alle prossime gare con l’obiettivo di continuare questo esaltante momento”.