Dopo una qualifica, del venerdì, di belle speranze, con Pierre Gasly capace di piazzare la sua Alpha Tauri motorizzata Honda in 6° posizione nelle qualifiche corse venerdì sera per definire la griglia della gara sprint, la seconda della stagione dopo Silverstone, il weekend Alpha Tauri a Monza è diventato una specie di incubo.
Un anno fa il team con sede a Faenza festeggiava la vittoria del suo pupillo, oggi recrimina per un’occasione sprecata visto che i rivali di Alpine, è infatti in gioco il 5° e il 6° posto nel mondiale costruttori, hanno conquistato tre punti, con Alonso 8° al traguardo e Ocon 10° sotto la “vera” bandiera a scacchi.
Una gara compromessa ancor prima di essere corsa. Yuki Tsunoda non è proprio partito; come da lui stesso ammesso: “Durante il giro di schieramento abbiamo notato un problema tecnico. Abbiamo cercato di risolverlo direttamente in griglia, ma non è stato possibile. Così, abbiamo riportato la macchina in garage per cercare una soluzione prima della partenza. I miei meccanici hanno fatto il possibile, ma purtroppo non sono stato in grado di prendere parte alla gara. È dura dover rinunciare a fare giri ed esperienza con questa macchina, ma adesso dobbiamo voltare pagina e tutta la mia attenzione è rivolta alla Russia”.
Per Gasly, come dicevamo, un weekend a due volti dopo l’ottima prestazione a Zandvoort una settimana fa, con il 4° posto davanti alle due Ferrari. Il francese di Rouen ha infatti compromesso la sua gara sprint rompendo l’ala anteriore in Prima Variante e finendo di conseguenza fuori in Curva Grande. Destinato a partire in ultima fila, la gara del giovane transalpino, al pari di quella di Tsunoda, non è neanche partita. Entrambe le AT02 sono rimaste parcheggiate ai box nonostante proprio Gasly avesse deciso di montare una power unit nuova di zecca, la 4° della stagione. Oltre il danno la beffa, unico lato positivo aver a disposizione lo stesso motore a “chilometri zero” per la prossima gara in Russia, tra due settimane.
Entrambi i piloti sono stati quindi “traditi” dalla loro monoposto: problemi ai freni per il giapponese, alla power unit per il francese. Gasly racconta così il suo weekend italiano, molto diverso, a posteriori, dalle sensazioni provate solo un anno sotto il sole della Brianza: “Abbiamo avuto un inizio di weekend brillante, con un’altra bella performance in qualifica. Poi, però, dopo la Sprint Qualifying di ieri è stato tutto molto deludente. Nei giri iniziali abbiamo notato qualcosa che non andava per il verso giusto, ma non siamo riusciti a sistemare il problema prima della gara. Non sappiamo ancora cosa sia successo esattamente, ma purtroppo abbiamo dovuto ritirare la macchina. È la nostra gara di casa, quindi il doppio ritiro è un duro colpo. Sappiamo che la macchina è competitiva, quindi dobbiamo solo lavorare duro e prepararci per la prossima gara”.