Con qualche problema è iniziato il GP del Qatar 2021 del team Red Bull Racing Honda, alle prese con un problema al DRS che ha condizionato la prima parte del weekend della sola monoposto n.33, quella che si gioca il mondiale. Sistemato il problema, tra poco vedremo come, Verstappen si è arreso all’evidenza di una Mercedes troppo forte nelle mani di Hamilton e ha contenuto i danni. Ora il distacco è di 8 punti e a Verstappen non basterà ovviamente arrivare secondo nelle ultime due gare per vincere, e lui è il primo a saperlo.
Partiamo, però, dal principio. Il problema al DRS, quando si dice i giochi del destino (per un problema simile Hamilton è stato penalizzato partendo dal fondo della sprint race brasiliana) ha fatto sudare i meccanici diretti dall’esperienza di Adrian Newey. In sostanza, il flap, una volta aperto, tendeva a muoversi flettendosi eccessivamente e creando proplemi all’assetto della monoposto.
In tempo per le qualifiche, è stato sostituito uno dei due supporti in metallo che permette l’apertura del DRS e il tutto mentre Red Bull chiedeva verifica sulla flessione, questa volta del profilo principale, dell’ala posteriore Mercedes, poi risultata del tutto regolare. In tempo per le qualifiche, è stato diminuito il rake (l’assetto picchiato dietro le prestazioni Red Bull) e sistemato il problema all’ala, ma era evidente che sarebbe stata comunque una gara tutta a rincorrere.
Come se non bastasse, Max Verstappen è stato penalizzato di 5 posizioni per non aver alzato il piede in regime di bandiere gialle nell’ultima parte di qualifiche (con lui penalizzati anche : da 2°, quasi mezzo secondo da Hamilton, è scattato 7° ma tempo pochi giri ed era già sopravanzato in 2° posizione, dove poi è rimasto amministrando la gara. Subito polemico (“La penalità? A me non fanno regali”). In merito alla gara, invece, l’olandese classe 1997 ha dichiarato: “La partenza è stata buona, ho fatto un bel primo giro e ho rimontato rapidamente fino al 2° posto. Il gap rispetto a Lewis, però, era troppo grande, e nonostante abbia cercato di mantenerlo il più basso possibile sperando nella sosta in più la strategia non ha pagato. Sono però contento per il giro più veloce, un punto in più è importantissimo.”
Ugualmente deluso Sergio Perez, finito in P4 dopo una bella lotta con Alonso che è finito sul gradino più basso del podio. Importantissimi i suoi punti per avvicinarsi alla Mercedes in classifica costruttori ma c’è il rimorso per non aver completato con il podio una bella rimonta che lo vedeva partire 11°. “Abbiamo fatto una buona prima parte di gara, ma non ha funzionato come avremmo voluto. Avevamo il podio in tasca finchè non è entrata la Virtual Safety Car”.