Dopo l’abbuffata di punti di una settimana fa a Città del Messico, quando Pierre Gasly finì 4° sotto la bandiera a scacchi regalando gioia ed euforia al box Alpha Tauri, un GP del Brasile corso più con i piedi per terra si è concluso al 7° posto con conseguente parità tra il team faentino e Alpine, che è riuscita a piazzare 8° e 9° i suoi due piloti.
Tre gare dal termine e 112 punti ciascuno, per una 5° posto mondiale che si deciderà appunto tra Qatar, già tra 7 giorni, e le successive tappe di Jedda e Abu Dhabi, che chiuderanno l’appuntamento con il mondiale domenica 5 e domenica 12 dicembre. Nelle qualifiche del venerdì, sì perché Interlagos è stata teatro della terza e ultima Sprint Race della stagione dopo Silverstone e Monza, Gasly si è piazzato 5° ma ha lamentato una brutta partenza che gli ha fatto perdere posizioni e da lì, in 24 giri, non è arrivato nient’altro che un 8° posto.
“La partenza è stata terribile, ho perso tre posizioni alla prima curva e non ho avuto il ritmo per recuperare su Ferrari e McLaren. Chiaramente non era quello che ci aspettavamo, quindi vedremo cosa sarà possibile migliorare in vista della gara di domani” – queste le parole di Gasly il sabato pomeriggio a motori spenti.
L’umore è infatti cambiato 24 ore dopo, complice un sorpasso al rivale Alonso: “Sono davvero felice: è stata una gara molto intensa, ma penso che possiamo essere soddisfatti. Abbiamo avuto delle belle battaglie davvero belle, prima con Daniel e Seb, poi nelle fasi finali di gara con le due Alpine. È stato divertente sfidarli, perché non capita così di frequente in F1. Naturalmente è stata dura, ma oggi abbiamo chiuso nella miglior posizione possibile, dietro i tre top team: questa è la cosa più importante mentre continuiamo a lottare per il 5° posto”.
Bicchiere mezzo pieno Gasly, un po’ più vuoto Tsunoda
Ancora in difficoltà il giapponesino tascabile. Il suo primo anno da rookie sta per finire e gli è stata data fiducia anche per il 2022 ma è innegabile che le sue performance dovranno migliorare per non ritrovarsi in discussione tra 12 mesi. 13° venerdì in qualifica, 15° nella gara veloce, nuovamente 15° domenica pomeriggio. Inquadrato dalle telecamere per il pesante contatto avuto nella variante S di Senna con Stroll, poi ritiratosi per i danni riportati alla sua Aston Martin, ancora una gara nelle retrovie per Tsunoda.
“Sono piuttosto frustrato. Avevamo fatto una buona scelta con le gomme, ma purtroppo l’incidente con Stroll ha completamente rovinato la mia gara. È stata una mossa rischiosa, ma lui non ha guardato negli specchietti e ci siamo scontrati. È un vero peccato aver ricevuto quella penalità, dato che ho anche faticato con la vettura danneggiata per il resto della gara. Ma sono cose che succedono e lavoreremo per tornare più forti già dalla prossima gara”.