F1: Gasly 6° a Istanbul nonostante la penalità, Alpha Tauri può rialzare la testa

Alpha Tauri Pierre Gasly

Sì, rialzare la testa, dopo due weekend, in Italia e in Russia, che avevano convinto qualche membro del team a iniziare a prenotare i biglietti per Lourdes. Con una grande gara, e nonostante la penalità di 5 secondi per il contatto al via con Alonso, ancora una volta è stato Pierre Gasly a caricarsi sulle spalle l’esito della gara per il team di Faenza fino al 6° posto finale, meritatissimo. 

Il francese di Rouen è scalato di due posizioni rispetto alle qualifiche, dove, grazie alla penalizzazione di Hamilton, si era ufficialmente issato fino al 4° posto, proprio dietro ai big. Contento delle modifiche alla sua AT-02 vittima di un forte sottosterzo nella prima giornata di prove libere, Gasly si era detto fiducioso di poter compiere una bella gara e neanche il contatto al via con il due volte campione del mondo Alonso, da lui stesso provocato tanto che sono poi arrivate le scuse al rivale, lo ha deconcentrato dal suo obiettivo, cioè portare più in alto possibile la sua squadra dopo due gare difficili. 

Sulla penalità, fuori dalle dichiarazioni ufficiali, Gasly si è giustificato per la penalità prima ancora di vedere il filmato dicendo che quello era lo spazio a disposizione e, stretto da Perez alla sua sinistra, è stato un attimo che la macchina prendesse la destra tanto quanto bastasse a colpire un Alonso arrembante sulla destra. In poche parole, “una decisione complicata” nelle mani dei commissari di gara che alla fine gli hanno inflitto 5 secondi da scontare durante il pit stop.

Dopo la gara, non è comunque mancata la soddisfazione: “Sono davvero felice di essere tornato tra i primi sei in gara. Credo che, se teniamo conto di queste condizioni difficili, questa è stata probabilmente una delle nostre migliori performance stagionali. Tagliare il traguardo a soli 10 secondi dal podio, dopo aver subito una penalità di 5 secondi, per noi è davvero un buon risultato. Peccato per l’incidente alla prima curva: ero a sandwich tra Sergio e Fernando, ci siamo toccati appena ma tanto è bastato per far girare Alonso, con cui mi voglio scusare. Dopo di che, però, il passo è stato davvero buono e sono contento delle performance della vettura di questo weekend, è bello esser stati veloci fin dal venerdì”.

Sull’alettone posteriore dell’Alpha Tauri la scritta in ideogrammi giapponesi “Arigato”, semplicemente grazie

Grazie ai suoi punti e al “magro” punticino dello spilungone Ocon, Alpha Tauri recupera terreno nella lotta per il 5° posto: 92 punti per il team italiano, 104 per i francesi di Alpine. A sei gare dal termine, non si lotta solo per il titolo là davanti, con Verstappen su una Red Bull RB16B bianca con diversi richiami alla bandiera giapponese in quello per Honda doveva essere il weekend di Suzuka, tornato avanti 6 punti nei confronti di Hamilton. 

Della gara di Yuki Tsunoda, finito 14° sotto la bandiera a scacchi, va salvato invece il bellissimo duello con Lewis Hamilton, che partiva dietro. Il giapponese classe 2000 partiva ottimo 10°, proprio grazie alla penalità dell’inglese che lo ha fatto entrare nella top ten in griglia. Stoico il giovane rookie nel resistere diversi giri davanti all’agguerrito alfiere del team Mercedes, anche se alla fine Tsunoda si è dovuto arrendere alla troppa forza del rivale. Nel voler resistere forse troppo, per sua stessa ammissione, anche il risvolto della sua gara finita nelle retrovie.

Yuki Tsunoda

 

Ecco le sue parole al termine del weekend turco: “Peccato per oggi, penso che avrei potuto tagliare il traguardo nella Top 10. Ho usato troppo le gomme all’inizio, in quel duello con Hamilton, e dopo è stato davvero difficile mantenere il ritmo. Purtroppo, poi, ho fatto un testacoda che ha rovinato tutta la mia gara. Oggi però ho imparato davvero tanto, completando tanti giri con le gomme intermedie, anche se sono deluso perché speravo di poter ottenere dei punti per aiutare la squadra in campionato”.