Enel, Nissan e IIT puntano sul Vehicle to Grid – Le tre realtà hanno dato vita al primo progetto pilota di car sharing elettrico, aziendale e integrato con infrastrutture di ricarica V2G (Vehicle to Grid).
Complici i recenti scandali sulle emissioni, il continuo inasprimento delle già severe normative antinquinamento e il sempre maggiore accanimento verso i propulsori diesel, sempre più Case automobilistiche stanno rivolgendo la loro attenzione verso fonti alternative, energie pulite promotrici di una mobilità sostenibile e del rispetto ambientale.
Una di queste Case è sicuramente Nissan. Il costruttore giapponese ha da tempo scelto la propria strada optando per lo sviluppo della mobilità elettrica, una scelta che in Nissan trova applicazione nella Nissan Intelligent Mobility. Per Nissan, infatti, la mobilità del futuro dovrà essere sostenibile, condivisa e interconnessa, una Smart Mobility insomma focalizzata sulla sharing mobility e sull’electric mobility e vista come possibile soluzione ai vari problemi di inquinamento causati dal trasporto privato.
Con l’obiettivo di trasformare entro il 2020 il maggior numero possibile di capoluoghi europei in grandi città a impatto zero, Nissan Italia, grazie a un accordo siglato con Enel Energia e con l’Istituto Italiano di Tecnologia, ha posato un ulteriore importantissimo tassello dando vita al primo progetto pilota di car sharing elettrico, aziendale e integrato con infrastrutture di ricarica V2G (Vehicle to Grid), un sistema che potrebbe permettere di utilizzare le auto elettriche per immettere energia in rete e contribuire alla sua stabilità.
Nello specifico la tecnologia Vehicle to Grid (V2G), grazie ad apposite colonnine di ricarica a gestione bidirezionale, consentirà di utilizzare le auto elettriche come delle grosse batterie viaggianti, capaci sia di prelevare e accumulare energia elettrica per poterla utilizzare nella movimentazione della vettura stessa che di re immettere piccole quantità di energia nella rete elettrica ogni qual volta le macchine elettriche verranno collegate per essere ricaricate.
Le batterie delle auto infatti, quando i veicoli sono fermi, immettono energia in rete, contribuendo a stabilizzarla e offrendo così servizi di bilanciamento di rete in cambio di remunerazione. Un sistema tecnologico in grado di migliorare le prestazioni dell’intero sistema elettrico e di creare oltremodo un valore e un guadagno per i possessori di queste vetture elettriche.
Denominato MOV-E, questo innovativo car sharing elettrico aziendale, il primo in Italia, inizierà la sua avventura proprio all’interno dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova dove due Nissan LEAF 100% elettriche saranno a disposizione degli stessi dipendenti, supportate dalle due stazioni bidirezionali di ricarica V2G installate da Enel Energia e dalla piattaforma di gestione su App denominata Glide.
Purtroppo però, a causa di una mancanza legislativa, in Italia non è ancora possibile sfruttare a pieno la tecnologia V2G e adottare la ricarica bidirezionale re immettendo nella rete elettrica una parte della carica. Per questo motivo inizialmente il progetto MOV-E funzionerà solamente con colonnine unidirezionali, attesa che venga definito il quadro regolatorio appropriato per il funzionamento bidirezionale.
Il progetto pilota partito a Genova s’inserisce nell’ambito di una collaborazione tra IIT ed Enel Energia avviata nel febbraio dello scorso anno, quando è stato sottoscritto un protocollo d’intesa per la ricerca, l’industrializzazione e l’applicazione integrata di prodotti, servizi e soluzioni innovative nel campo dell’efficienza energetica e della generazione distribuita. I campi applicativi riguardano principalmente la realizzazione di batterie al grafene, di pannelli fotovoltaici più performanti sempre grazie all’utilizzo di grafene e un nuovo sistema di produzione rinnovabile capace di sfruttare il moto del mare.