Lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica è uno dei punti principali intorno al quale ruota l’espansione della mobilità elettrica. Ma se è vero che il numero di colonnine sulle strade continua ad aumentare, è anche vero che questa non è l’unica soluzione per fare il “pieno di energia” alle vetture elettriche. Molte aziende, infatti, stanno lavorando a soluzioni inedite. A questo proposito, infatti, pochi giorni fa, la cinese Nio ha confermato come il progetto sul cambio di batteria rapido stia progredendo senza intoppi con più di 500.000 test effettuati. Se in questo modo i tempi di ricarica diventerebbero simili ad un semplice rifornimento di carburante, l’azienda israeliana Electreon sta puntando ad una tecnologia ancora più evoluta, utilizzando direttamente la strada come strumento di ricarica.
Si ritorna in Israele
L’utilizzo di questa tecnologia proposta dalla startup israeliana inizia nel 2019 quando sull’isola di Gotland, in Svezia, nasce il progetto SmartRoad. Si tratta di un’iniziativa finanziata con 11 milioni di euro dall’amministrazione dei trasporti svedese che ha permesso di elettrificare 1,6 km dell’autostrada che collega l’aeroporto al centro della città di Visby. Nel corso di quest’anno proseguirà la sperimentazione con un autobus elettrico che sarà attivo fino al 2022. Oltre a questo progetto, la Electreon ha deciso di ampliare la sua iniziativa installando questo sistema su una strada di Tel Aviv entro la metà di agosto.
Come funziona
La soluzione proposta da Electreon permette di ricaricare i veicoli durante il loro passaggio sulla strada. La tecnologia, denominata Dynamic Wireless Power Transfer (DWPT), prevede l’installazione, 8 centimetri sotto il manto stradale, di una serie di piastre di rame ad induzione. Queste comunicano con altrettante piastre posizionate nel sottoscocca dei veicoli garantendo il trasferimento di energia e la ricarica delle batterie. Il vantaggio principale è legato alla possibilità di equipaggiare i mezzi elettrificati con batterie più piccole con un notevole risparmio in termini di peso e di costo.
Non solo vantaggi
Tenendo a mente il funzionamento di questa tecnologia, viene subito da pensare che la ricarica sia strettamente condizionata dal numero di piastre presenti nel sottoscocca dei mezzi di trasporto. In questo momento, per garantire un livello di ricarica abbastanza elevato, infatti, l’utilizzo di questa soluzione è indicato soprattutto, come dimostrano le sperimentazioni in corso, per i mezzi pesanti e per gli autobus che possono ospitare rispettivamente 5 ricevitori da 125 kW e 3 ricevitori da 75 kW.