C’erano una volta i monovolume. O meglio, i furgoni cosiddetti promiscui esistevano da tempo, ma fu Renault che riuscì a nobilitarne il nome inventando, ormai quasi quarant’anni fa, l’Espace.
Anche se quel nome non esisteva ancora, Fiat, da parte sua, fece il suo primo monovolume addirittura nel 1958, quando presentò la 600 Multipla, uno dei tanti capolavori di Dante Giacosa.
In epoca moderna, sull’onda del successo dell’Espace, Fiat, azienda da sempre all’avanguardia nei veicoli commerciali leggeri, lanciò l’Ulysse (1994) replicato poi nei Citroën C4 e Peugeot 807, fino a coinvolgere addirittura il nome Lancia con la Phedra (2002).
Passati un po’ di moda, surclassati dai Suv, i monovolume sono diventati MPV (Multi Purpose Vehicle) e puntano oggi a una seconda giovinezza con l’elettrificazione, occasione che puntualmente Fiat Professional non si è lasciata sfuggire presentando il nuovo E-Ulysse.
Così come l’antenato endotermico nasceva sulla piattaforma del coevo commerciale Scudo, anche Fiat E-Ulysse ha le medesime radici e non ha certo paura di mostrarle: gli LCV moderni sfoggiano allestimenti interni e prestazioni a livello di comfort sempre più vicini alle auto passeggeri e sono dunque sempre più marginali gli interventi per adattarli all’uso promiscuo.
Un’auto che diventa furgone
Uno slogan un po’ altisonante che però rende l’idea della versatilità di E-Ulysse.
Partiamo dall’allestimento Living Louge (quello che abbiamo provato) in cui dietro i sedili anteriori è stato creato un salotto viaggiante con 5 sedute (2+2+3 per 7 posti totali con 16 configurazioni) e un doppio tavolino pieghevole.
La variante Shuttle a 8 (2+3+3) posti ha come l’altra i sedili montati su binari per spostarli con facilità, ribaltarli o rimuoverli per il trasporto cose secondo 12 configurazioni.
Lo spazio disponibile è ottimo, poiché in Italia l’E-Ulysse è per ora commercializzato nella versione passo lungo che consente un volume di carico di 4.900 litri (con 1.500 litri residui con tutti i posti a sedere occupati) e una lunghezza di stivaggio di 3,5 metri.
L’altezza inferiore al metro e novanta (con una lunghezza di 5,3 metri), inoltre, consente all’E-Ulysse di accedere anche ai parcheggi sotterranei in struttura, cosa non trascurabile per un mezzo che si propone anche per l’utilizzo come shuttle e hôtellerie.
Autonomia: OK in città
Con batterie da 75 kWh la Casa indica per E-Ulysse un’autonomia fino a 330 km (WLTP) che sono adeguati al tipo di utilizzo, specie se in prevalente ambito urbano.
In queste condizioni, che sono state quelle del nostro breve test, il target ci sembra raggiungibile, anche se da verificare a pieno carico (peraltro condizione non abituale per il last mile delivery) e con un’utilizzo più disinvolto di quello assai conservativo che noi abbiamo adottato.
La coppia di 260 Nm (potenza 100 kW – 136 CV) ci è parsa sufficiente, anche se in modalità Eco (ci sono anche Normal e Power) la risposta all’acceleratore è un po’ pigra.
Il veicolo pesa 2,3 ton a vuoto e può caricare fino a 7 qli e, come noto, alle leggi della fisica, al dì la di ogni ottimismo, non si sfugge.
Il selettore della marcia è ridotto a un semplice tasto a più posizioni con la funzione B che aumenta la frenata rigenerativa e in città è d’obbligo per risparmiare freni e batteria.
A proposito della maneggevolezza in città, lo sterzo ci è parso un po’ pesante e non così pronto nel ritorno al centro, forse il celebre tastino city inventato anni fa proprio da Fiat sarebbe d’aiuto.
Su strada aperta le sospensioni indipendenti regalano un inaspettato comfort unito a un certo piacere di guida e un livello sonoro più che accettabile. E-Ulysse è equipaggiato di serie con sistema fast charge da 100 kW (presa CCS Combo 2) per caricare all’80% la batteria in soli 45 minuti.
Per la ricarica alle colonnine pubbliche c’è il cavo trifase MODE 3 da 11 kW, utilizzabile anche nella ricarica con wallbox domestica, servizio per il quale Free2move eSolutions offre un’ampia gamma di opzioni.
E-Ulysse: in concessionaria a maggio
Qualcuno potrà obiettare che la spinta verso l’elettrificazione sta consegnando a industrie extra europee anche il settore del veicolo commerciale.
E’ indubbio che l’asse della produzione delle batterie (ma soprattutto dei materiali che servono per creare le celle) è spostato a Oriente, ma come ha ribadito anche Eric Laforge – direttore di Stellantis LCV Europa – nel corso della presentazione della gamma commerciale elettrica di Fiat Professional, anche il settore del veicolo commerciale sta lavorando su un’alternativa futura come le fuel cell a idrogeno.
Laforge ha inoltre osservato che, pur guardando al target 2030 per avere tutta la gamma LCV elettrica, oggi il 93% del venduto Fiat Professional monta ancora motori endotermici e ha aggiunto che il marchio torinese è sempre stato sensibile all’uso di combustibili alternativi, tanto da pionierizzare l’uso del metano.
E-Ulysse è prodotto nello stabilimento Stellantis di Hordain, in Francia; gli ordini sono già aperti in Italia, Germania, Francia e Austria e il veicolo arriverà nelle concessionarie a partire dal mese di maggio.