Successo globale sin dal 2007, quando ha di fatto inaugurato il moderno concetto di crossover sfidando in un sol colpo (e con una sola fisionomia) berline, monovolume e familiari, Qashqai è oggi il modello più rappresentativo, oltre che il più venduto su molti mercati, della gamma Nissan.
Dunque, è perfettamente normale che il lancio dell’attesa terza generazione, svelata oggi, sia di gran lunga l’evento clou per la Casa giapponese in questo 2021, e che proprio a questo modello sia affidato il compito di introdurre importanti novità tecnologiche, in particolare nel powertrain.
L’approccio estetico e ben documentato dalle fotografie ed è ancora frutto del lavoro dell’European Design Studio Nissan di Londra, il che equivale a dire che c’è stato un occhio di riguardo verso il gusto estetico e la funzionalità tipicamente europei.
Come ormai prassi comune a ogni cambio generazionale, si è puntato sulla presenza del veicolo, con 20 mm in più di passo e 35 mm in più di lunghezza complessiva.
Aumentano anche l’altezza (+25 mm) e la larghezza (+32 mm), ma sostanzialmente gli ingombri non variano in modo sensibile, offrendo a chi la guiderà lo stesso ‘feeling’ volumetrico del passato.
La ‘firma luminosa’ anteriore è affidata a sottili gruppi ottici a LED e a luci diurne a boomerang.
e-Power e mild-hybrid: i primi ibridi Nissan europei
Pioniera dell’elettrico con Leaf, Nissan si è infatti mossa in modo più cadenzato di molte rivali in tema di elettrificazione parziale, aspettando che i momenti, e le tecnologie, fossero davvero maturi.
Proprio con Qashqai esordiscono quindi i primi ibridi che sono al tempo stesso al passo e in anticipo sui tempi, specialmente l’ibrido vero, denominato e-Power che propone uno schema inedito in Europa, ma già ben collaudato da modelli Nissan prodotti per il mercato giapponese, capace di conciliare i pregi della trazione elettrica con un intelligente uso del combustibile fossile.
Con e-Power l’1.5 produce energia
L’e-Power adotta uno schema di ibridizzazione definito ‘in serie’. A differenza di quello cosiddetto ‘in parallelo’ adottato su praticamente tutti gli altri ibridi in circolazione e che utilizza entrambi i motori, endotermico ed elettrico, per generale la coppia motrice sulle ruote, lo schema in serie affida la trazione esclusivamente all’elettrico, utilizzando il termico come puro generatore di energia elettrica.
Una condizione che consente un funzionamento in un range di giri definito e ottimizzato a livello di consumo specifico, con evidenti vantaggi in termini di consumi ed emissioni di CO2.
In questo modo si ottiene una fluidità di marcia tipica dei veicoli 100% elettrici senza il bisogno di alcun collegamento alla rete elettrica in infrastruttura ma solo quello alla pompa di benzina.
Questo concetto apre anche le porte all’integrazione con carburanti alternativi e sostenibili, tema sul quale si sta lavorando da tempo.
Rispetto a un ibrido plug-in la batteria assume un ruolo marginale, perché non deve immagazzinare l’energia necessaria a garantire lunga autonomia ma semplicemente fare da polmone per quella in eccesso e quella recuperata con la frenata rigenerativa, col vantaggio di avere dimensioni ridotte e pesare.
Il motore a benzina ha cilindrata 1.5 litri, rapporto di compressione variabile e una potenza di 157 CV (115 kW); quello elettrico 140 kW (190 CV) con una coppia di 330 Nm.
Guida elettrica
Il sistema e-Power offre tre diverse modalità di guida: Standard, Sport ed Eco. In Standard la frenata rigenerativa è calibrata in modo da simulare il classico freno motore;
in Sport aumenta l’accelerazione e si accorciano gli intervalli a motore endotermico spento, tanto più quanto si chiedono prestazioni brillanti;
in Eco tutti i sistemi di bordo contribuiscono a contenere i consumi ed è disponibile anche la funzione di coasting ovvero una sorta di ruota libera ciclistica per sfruttare l’inerzia del veicolo.
Qashqai e-Power offre anche la funzione e-Pedal, la stessa della Leaf, che esalta la frenata rigenerativa e permette di rallentare il veicolo senza usare il freno meccanico nella gran parte delle situazioni di guida, semplicemente rilasciando il pedale del gas, con una decelerazione massima di 0,2g.
C’è anche mild-hybrid
Accanto al sistema e-Power, che sarà disponibile più avanti, Nissan Qashqai è proposta anche in versione mild-hybrid.
Il motore termico è l’1.3 litri DiG-T a benzina, versione parzialmente rinnovata di quello già disponibile in gamma dal 2018.
In particolare il turbocompressore monta ora una valvola wastegate a controllo elettronico per migliorare la risposta, ci sono nuovi iniettori, gli attriti sono stati ulteriormente ridotti e c’è un nuovo filtro antiparticolato.
Il piccolo turbo Euro6d è disponibile in due livelli di potenza e coppia (140 CV e 240 Nm oppure 158 CV e 260 Nm); il primo è abbinato unicamente alla trazione anteriore e al cambio manuale a 6 marce mentre il secondo ha l’opzione della trazione integrale (con la coppia che sale a 270 Nm) e del cambio automatico Xtronic.
Il sistema mild-hybrid, che funziona a 12V, conta su un booster/starter che può generare una coppia addizionale di 6 Nm per un tempo massimo di 20s, limitando i consumi nelle fasi di accelerazione tra i 20 e i 110 orari. Il sistema mild-hybrid (booster/starter + batterie) aumenta il peso complessivo del veicolo di 22 kg. Ovviamente la batteria agli ioni di litio che eroga l’energia viene ricaricata in fase di frenata rigenerativa.
Piattaforma CMF-C
La struttura base del veicolo e comune ai veicoli di pari segmento dell’Alleanza, e si basa sulla piattaforma CMF-C nella quale è stata però aumentata la quota di componenti in acciaio di altissima resistenza.
Particolare cura è stata posta nei sistemi di giunzione e nell’assemblaggio strutturale delle varie parti.
Le quattro porte, i parafanghi anteriori e il cofano sono in alluminio, con un risparmio di 21 kg, mentre il portellone in composito pesa 2,6 kg meno del precedente in metallo.
Rispetto al passato la scocca pesa 60 kg meno, a fronte di una rigidezza aumentata del 41%.
Interventi anche sulle sospensioni, per migliorare il filtraggio delle asperità stradali e contenere il rollio.
Per i modelli con cerchi da 20” e tutte le versioni a trazione integrale le posteriori sono multi-link.
L’ingegnerizzazione del prodotto è stata eseguita dal Nissan Technical Centre Europe di Cranfield, Bedfordshire.
(Testi Alessandro Paiola e Filippo Einaudi)