Meyers Manx, il brand californiano divenuto famoso in tutto il mondo negli anni Sessanta per aver inventato la Dune Buggy, torna oggi alla ribalta presentando una sorta di restomod della sua mitica vettura pensata per muoversi sulle spiagge di tutto il mondo. Si chiama 2.0 Electric e rispetto alla sua progenitrice abbandona il motore del Maggiolino per passare ad un powertrain completamente elettrificato.
Dune Buggy 2.0 Electric: la meccanica
La piattaforma della nuova Dune Buggy 2.0 Electric è inedita e non deriva da un modello esistente come avveniva negli anni Sessanta e Settanta, quando le Buggy erano realizzate partendo dalla piattaforma offerta dal Maggiolone. Ora è tutto nuovo e mosso da un inedito powertrain a zero emissioni costituito da una batteria agli ioni di litio con una capacità di 40 kWh in grado di garantire un’autonomia di 480 km. i motori elettrici sono due, uno sull’asse anteriore e uno su quello posteriore, per una potenza combinata di 200 CV per 325 Nm di coppia. Di tutto rispetto le prestazioni: considerando che la Dune Buggy 2.0 ferma l’ago della bilancia ad appena 750 kg lo scatto da 0 a 100 km/h viene coperto in appena 4,5 secondi.
Dune Buggy 2.0 Electric: l’estetica
A livello estetico i designer di Meyers Manx si sono chiaramente ispirati alla Dune Buggy originale, evolvendone le linee in chiave moderna. Le forme tondeggianti della carrozzeria sono quelle di sempre. Ora però, spuntano nuovi gruppi ottici con tecnologia Led sia nella parte frontale, sia in quella posteriore. Inediti anche gli interni, sviluppati sempre e comunque con un approccio minimal: sulla plancia, infatti, solo uno strumento circolare posizionato al centro.
Dune Buggy 2.0 Electric: scheda tecnica
- Batteria: 40 kWh
- Motore: due unità elettriche
- Potenza: 200 CV
- Coppia: 325 Nm
- Peso: 750 kg
- 0-100 km/h: 4,5 secondi
- Autonomia: 480 km
