Archiviato il precedente appellativo “Racing”, la piccola sportiva di casa DS si chiama ora DS 3 Performance e vanta un nuovo motore, un differenziale autobloccante e una meccanica studiata ad hoc.
DS Automobiles è un marchio che si distingue per lo stile e per la personalizzazione, con prodotti piacevoli sia da ammirare ma anche da guidare.
La divisione sportiva del marchio si chiama ora DS Performance, gruppo che ha sviluppato il powertrain delle vetture che partecipano al campionato di Formula E del team DS Virgin Racing e rappresenterà d’ora in avanti la vetrina del know-how tecnologico e dello spirito d’avanguardia di DS.
LA CURA DS PERFORMANCE
Per i tecnici di DS Performance, l’auto sportiva deve essere innanzitutto fruibile da tutti e non deve mettere in difficoltà il guidatore anche nella guida al limite. Per questo motivo, il nuovo propulsore 1,6 THP da 208 cavalli di DS 3 Performance è dotato di una curva di erogazione specifica, più dolce e meno brutale rispetto alla sorella Peugeot GTI, che condivide lo stesso motore.
Per quanto riguarda la meccanica, sono tante le modifiche apportate su DS 3 Performance, rispetto alle versioni standard, a partire dalla presenza del differenziale autobloccante di tipo Torsen (di cui si sentì la mancanza su DS 3 Racing), con bloccaggio fisso del 30%, per poter gestire meglio la coppia generosa di 300 Nm a 3000 giri/min sviluppata dal piccolo 4 cilindri.
L’assetto è stato ribassato di 15 mm, mentre le carreggiate anteriore e posteriore sono state allargate rispettivamente di 26 e 14 mm.
La taratura delle sospensioni è molto sportiva ma non è corsaiola, infatti si è limitato lo smorzamento in estensione degli ammortizzatori posteriori, per evitare che la vettura si possa scomporre nelle manovre di tiro-rilascio del gas in curva.
I freni sono stati sviluppati da Brembo e hanno dimensioni molto generose, soprattutto all’anteriore (323 mm di diametro), con pinze fisse a 4 pistoncini; inoltre, tubi idraulici ad alta resistenza evitano la dilatazione termica nell’utilizzo più sportivo.
Il cambio manuale a 6 rapporti è stato personalizzato per DS 3 Performance ed è caratterizzato da rapporti più corti, specialmente per quanto riguarda la seconda e la sesta marcia.
Grazie a questa architettura la piccola bomba francese raggiunge i 230 km/h di velocità massima e brucia lo 0-100 in soli 6,5 secondi.
Le linee esterne sono quelle chic e ultra moderne della nuova gamma DS 3 2016, con la differenza di uno spoiler anteriore più basso e profilato, passaruota più sporgenti e un diffusore specifico al posteriore per poter alloggiare il doppio terminale di scarico dedicato. Non mancano gli emblemi DS Performance, applicati sul cofano anteriore, sulle portiere e sul portellone posteriore; all’interno si riconosce per i bellissimi sedili profilati e per la presenza sulla plancia della striscia rossa, bianca e oro, colori che caratterizzano il nuovo reparto sportivo di DS.
I cerchi sono disponibili solo da 18″ con un disegno specifico e colorazione nera diamantata.
COME VA
La prova è stata organizzata sugli storici passi toscani della Futa e della Raticosa, terreno ideale per una sportiva pensata per la strada.
Dopo poche centinaia di metri ci si accorge che le armi più affilate della DS 3 Performance sono il motore e i freni: il primo è molto grintoso, con un allungo fino a 6000 giri da far venire i brividi, mentre l’apparato frenante è ben oltre le aspettative, grazie a un pedale subito pronto, che non allunga la sua corsa nemmeno dopo decine di curve in discesa.
Il ritardo di risposta del turbo è avvertibile soltanto sotto i 3.000 giri, quando si preme a fondo l’acceleratore in modo repentino.
La presenta del differenziale autobloccante si fa sentire e aiuta tantissimo in percorrenza e in uscita di curva, mentre quando si affrontano delle sconnessioni in accelerazione, tende a “tirare” l’anteriore e a seguire la strada. E’ qui che l’abbinamento con lo sterzo, non molto reattivo ai piccoli angoli, diventa fondamentale per il comportamento ricercato, infatti consente di rendere docile e guidabile la DS 3, nonostante la presenza del Torsen e di una coppia motrice notevole.
Sicuramente, di tutto il pacchetto, il feeling di sterzo è la parte meno entusiasmante, ma migliora comunque alle alte velocità, quando diminuisce la servo assistenza e diventa quindi più diretto.
Abbiamo provato per prima la versione cabrio, ottima per poter godersi meglio il sound dello scarico (che rimane comunque sobrio, nonostante l’assenza del silenziatore centrale), ma la versione berlina ci è parsa più precisa nei trasferimenti di carico e più equilibrata nel comportamento fra anteriore e posteriore.
CONCLUSIONI E PREZZI
DS 3 Performance è un’auto per chi ama guidare veloce ma senza apprensioni, come se fosse su una piccola granturismo, senza rinunciare ad uno stile unico, elegante e personalizzabile, come da tradizione DS.
Per possederla occorre spendere almeno 27.150 euro per il modello berlina, mentre per la cabrio ne occorrono poco più di 30.
Interessante e chic è la versione Black Special, che costa circa 5.000 euro in più del modello base, ma include di serie diversi optional tra cui il navigatore, i sensori di parcheggio, la telecamera posteriore ed è dotata di una speciale vernice nero opaca, abbinata a specchietti e tetto (nella versione berlina) color oro.
Infine, da segnalare una versione ancora più raffinata e numerata, la BRM Chronographes, frutto della collaborazione con l’omonima maison di orologeria francese di lusso: solo 39 clienti in tutto il mondo potranno acquistarla ed in omaggio riceveranno anche un esemplare numerato dell’orologio BRM V6 44 SA SQ DS 3 Performance, con colorazione Gold Matt abbinata all’auto.