La terza generazione della Dacia Sandero è appena stata presentata ma in attesa che arrivi, la precedente continua a difendersi più che bene: soprattutto da quando le motorizzazioni sono state aggiornate seguendo l’esempio di Duster e adottando il nuovo 1.0 TCe a GPL da 100 CV che si ritrova ad essere il top di gamma per potenza, affiancando il TCe da 0,9 litri e 90 CV a sola benzina (in precedenza era questo a far da base al modello a gas) e il turbodiesel 1.5 dCi da 95 CV.
E non stupisce che spinga tanto sul GPL, considerando la vocazione alla razionalità e all’economia del marchio premiate dai numeri: nell’intero 2019 Dacia ha venduto in Italia oltre 38.000 vetture con alimentazione benzina/GPL, su un totale di poco inferiore ai 137.000, confermandosi prima in questa particolare alimentazione.
La Stepway è la versione “crossover look”, che rinforza l’aspetto del modello di partenza, chiamato “Streetway” aggiungendoci un rialzo dell’assetto di 2 cm, profili passaruota neri e slitte anteriori e posteriori a effetto satinato, più fascioni adesivi nella parte bassa delle fiancate di bell’effetto.
Senza intaccare le misure, con lunghezza di 4.089 millimetri, larghezza di 1.761 millimetri e altezza di 1.615 millimetri.
La versione da noi provata ha in più il tocco distintivo dell’allestimento 15th Anniversary che celebra l’inizio della nuova era Dacia, segnata dall’arrivo della prima Logan nel 2005. Si distingue per il badge sul montante posteriore, i cerchi da 16” a due toni, una combinazione in questo caso valorizzata dal nuovo colore di carrozzeria Blu Iron, uno dei 7 metallizzati disponibili come opzione.
Interni e connettività: stile Dacia
Semplice, ma anche qui con quelle piccole attenzioni che alla fine gratificano anche chi ha scelto un’auto guardando alla spesa, Sandero Stepway offre qualche timido tocco di eleganza con finiture a effetto cromo o satinato sulle cornici delle bocchette di ventilazione e degli strumenti e sul volante.
Questa edizione speciale ha inoltre di serie alzacristalli posteriori, climatizzatore automatico, retrocamera.
A richiesta, invece, il sistema Media Nav Evolution, con connessione bluetooth e navigatore le cui mappe però non sono aggiornatissime, inserito nella consolle rifinita in nero lucido, e tocchi di blu anche sui sedili e sulle portiere che rendono l’ambiente più raffinato.
Il listino della 15th Anniversary parte da 14.000 euro, 14.450 per la turbodiesel, mentre parlando della motorizzazione, il minimo per aggiudicarsi la Eco GPL sono i 12.300 dell’allestimento Access, ovviamente sconti e promozioni esclusi.
Il motore 1.0 TCe alimentato a GPL
Il motore, equipaggiato con un impianto Landi Renzo e teste modificate appositamente, ha caratteristiche molto interessanti già di base: si tratta sempre di un 3 cilindri ma a basso attrito e dotato di finezze tecniche come le come la gestione intelligente della pompa dell’olio, il variatore di fase all’aspirazione e la valvola wastegate del turbo comandata elettricamente.
Niente iniezione diretta, almeno per ora, per contenere la formazione del particolato che costringerebbe a rinforzare i sistemi di depurazione dei gas di scarico adottando un filtro antiparticolato e facendo lievitare i costi. Da notare la presa di rifornimento con adattatore incorporato e protetto da un tappo a vite in plastica, per maggiore comodità.
La potenza e la coppia a GPL sono analoghe al funzionamento a benzina, 100 CV a 5.000 giri e 160 Nm a 2.750 giri, il cambio resta manuale a 5 marce mentre le emissioni di CO2 comprese tra 98 e 108 g/km nel funzionamento a gas e 110-121 a benzina, con consumi di circa 5 litri/100 km a benzina e di 6-6,6 l/100 km a GPL (dati NEDC Comparati).
Non facilissimo da verificare il primo, per ché su questa versione manca l’indicatore del consumo medio nel computer di bordo, è invece possibile verificare la convenienza dell’alimentazione a gas.
Nel corso del nostro test abbiamo rifornito più volte il serbatoio toroidale posizionato sotto il piano di carico ottenendo ogni volta una percorrenza di circa 370-380 km prima che il commutatore tornasse autonomamente a benzina, spendendo intorno ai 17-18 euro per ogni “pieno” da poco più di 32 litri effettivi.
A questo si aggiunge il rifornimento standard da 50 litri della benzina, per cui la Casa dichiara consumi medi di 5 litri per 100 km.
Il turbo fa la sua parte
Il comportamento su strada della Dacia Sandero Stepway a GPL è tutto sommato gradevole. Certo, l’isolamento acustico non è ancora ai migliori livelli e sopra i 110 km/h i fruscii si fanno già intensi, ma dobbiamo ammettere che sentire il suono particolare che fa il motore sopra i 3.000 giri quando si “tirano” un po’ le marce, e pensare di avere comunque un turbo sotto il cofano, riesce ad essere quasi gratificante.
Senza strafare, tira fuori un po ‘di brio quando serve. La guida è poi abbastanza precisa, considerando l’assetto rialzato di 2 cm rispetto alla “normale” Streetway, e lo sterzo mai troppo leggero, anzi il contrario, per via del servosterzo che è ancora di tipo idraulico (diventa elettrico sulla nuova generazione) e restituisce feeling apprezzabile specie per chi trova i diffusi elettrici sempre un po’ troppo filtrati.
Non cambia, almeno per questa generazione, la piccola scomodità dell’avere il tasto di accensione del cruise control e del limitatore nella parte bassa della consolle centrale, sotto il climatizzatore mentre i tasti di regolazione sono sul volante.
Ma fino a pochi anni fa anche sulle Renault era così.
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