Dacia Duster, l’auto per la famiglia

Dacia Duster

Eccellente rapporto qualità prezzo, spazio a volontà, bassi costi di gestione e, soprattutto, guai a parlare di low cost. Dacia Duster è tutto tranne che spartana. Anzi… nell’allestimento Prestige che abbiamo provato c’è tutto quello che serve per viaggiare in assoluto comfort, compresi i sedili anteriori riscaldabili.

L’estetica è cambiata: ora la Dacia si presenta leggermente più arrotondata e con meno angoli spigolosi. È evidente che il marchio franco rumeno abbia fatto un netto salto di qualità rispetto alla generazione precedente senza, con questo, perdere la sua identità. La filosofia di base, infatti, è immutata: la Suv è la soluzione migliore per chi vuole risparmiare senza rinunciare a solidità e praticità. Attenzione, anche gli incontentabili hanno pane per i loro denti: a richiesta, infatti, questo modello top di gamma può essere dotato di sedili riscaldabili e di interni pregiati. Senza contare l’apertura keyless, che suona se ci si dimentica di chiudere l’auto, al rinnovato sistema infotainment, azionabile con tecnica touch, al navigatore di serie che, tra le altre diavolerie, segnala le postazioni autovelox fisse. In particolare, risulta assai utile la visione a 360° delle telecamere: selezionando un apposito menù è possibile “vedere” su entrambi i lati e anche sopra; il sistema, che si abbina alla già utile praticità dei normali sensori di parcheggio, è molto pratico in caso di manovre in spazi angusti e ciechi. L’abitabilità a bordo è eccellente: lo spazio per gambe e testa è sempre sufficiente; dietro i passeggeri siedono abbastanza comodi, anche se chi sta al centro si trova a fare i conti con l’invadenza del tunnel centrale. Per il resto, i materiali a bordo gradevoli e disegnati in modo moderno, specie nella zona della plancia e della consolle. L’ergonomia è stata migliorata rispetto al modello precedente con una pratica ed esteticamente gradevole tastiera centrale, che raggruppa le funzioni principali. Tra di essere segnaliamo i comandi dell’aria condizionata, che fanno il verso alle vetture premium.

Il motore, un dCi 1,5 litri da 110 CV, è meno ruvido e rumoroso rispetto al precedente propulsore; tranne qualche vibrazione che arriva al volante, la dinamica di marcia è sempre confortevole. I consumi sono eccellenti, con una media di circa 19 km con un litro di gasolio. I rapporti del cambio (manuale a sei marce) sono molto corti e ravvicinati, con una bella prima marcia. Eccellente anche il sistema delle sospensioni: buche e altre asperità sono filtrate in modo da non trasmettere nulla all’interno dell’abitacolo. Anche lo sterzo è più preciso rende più semplice e agile la guida della vettura. Lo spazio per il carico dei bagagli passa qualsiasi esame con borse e valigie al seguito, grazie agli oltre 400 litri di capacità.

Lunga 4 metri e 34 cm, larga 1,80, alta 1,68 e con una massa di 1.395 kg, la Duster è offerta in quattro allestimenti (Access, Essential, Comfort e Prestige) e due motorizzazioni: un benzina di 1.6 litri da 114 CV e un 1.5 dCi da 110 CV, quest’ultimo disponibile anche in abbinamento alla trazione integrale, la Prestige 4×4 della nostra prova. Di serie offre, tra l’altro, cerchi di lega da 17″, mancorrenti sul tetto, assistenza alle partenza in salita, avviso degli angoli ciechi, sensori di parcheggio e telecamera posteriore, navigatore satellitare e connettività Bluetooth. Il prezzo di listino è di 20.050 euro, a cui, sull’esemplare in prova, si aggiungono alcuni optional: oltre alla vernice metallizzata, sono presenti il sistema keyless e le telecamere a 360°.