Dacia Duster GPL 2018: scelta vincente – Prezzo contenuto, elevata autonomia chilometrica, buona abitabilità interna e praticità nell’utilizzo quotidiano sono gli assi nella manica della nuova Dacia Duster GPL.
A soli nove mesi dal lancio della nuova generazione, la seconda per intenderci, il Marchio rumeno ha finalmente introdotto nelle concessionarie italiane anche l’attesissima versione a GPL del suo SUV compatto. Stiamo parlando del Dacia Duster GPL 2018, versione dotata di doppia alimentazione, benzina e gas, che non solo punta a superare i risultati, ottenuti lo scorso anno, ma che permette a Dacia di ritornare ad essere l’unico Marchio con una gamma completamente GPL.
Impossibile distinguerla
Ma partiamo dall’estetica. Vedendolo passare per strada difficilmente sarete in grado di distinguere la classica versione benzina dal nuovo Duster GPL. Nessun badge, targhetta o particolare simbolo rende diversa questa alimentazione bifuel dalla versione a benzina. Anzi il nuovo Duster GPL riprende in toto tutte le novità estetiche che già erano state introdotto sulla seconda generazione, presentata solo 9 mesi fa. Troviamo, infatti, nuovi gruppi ottici a Led sia anteriori che posteriori, nuove barre al tetto, una diversa conformazione della calandra e una cintura dei finestrini più alta. Tutte soluzioni che concorrono a regalare al nuovo Duster una silhouette più robusta e decisa. Passando agli interni vengono fuori, invece, tutte le novità della nuova generazione che, rispetto alla prima serie, vanta ora una maggiore cura e qualità di plastiche, materiali e accoppiamenti, un infotainment migliorato e più orientato verso il conducente, un volante regolabile sia in altezza che in profondità, inediti comandi “a tastiera” sotto il display dell’infotainment e tecnologiche ma solide manopole del clima che integrano piccoli display al loro interno. Invariata anche nelle dimensioni esterne la nuova Dacia Duster GPL offre un abitacolo accessibile e piuttosto spazioso. I numerosi portaoggetti presenti al suo interno vantano una capienza totale di ben 27,2 litri con l’unica pecca che quello sopra la consolle e quello davanti al passeggero anteriore non contengono a sufficienza gli oggetti. Buona anche l’abitabilità, tanto anteriore quanto posteriore, migliorato il comfort acustico interno alla vettura (secondo la Casa di circa il 50%) e invariata la capacità del bagagliaio che, nonostante l’introduzione della bombola del GPL sotto il pianale, ha fatto registrare una capienza minima di 478 litri che possono diventare persino 1.623 con i sedili posteriori abbattuti.
Il motore che mancava
La vera novità però giace sotto il cofano dove, al posto del nuovo 1.3 litri TCe turbo benzina (frutto dell’alleanza con Mercedes), ritroviamo il già noto 1.6 litri 4 cilindri benzina aspirato, declinato però nella versione bifuel, benzina più gas, grazie all’installazione direttamente in fabbrica dell’impianto a GPL fornito dalla emiliana Landi Renzo. Una scelta sicuramente conservativa dettata da logiche aziendali e da una non ancora sufficiente fase di collaudo del sistema GPL sul nuovo motore 1.3 TCe. Tornado al 1.6 litri aspirato, il motore, abbinato solamente al cambio manuale a 5 rapporti e alla sola trazione integrale 4×2, è in grado di erogare 115 CV e 156 Nm quando è alimentato a benzina oppure 109 CV e 144 Nm quando ad alimentarlo è il GPL. Rispetto però il 1.6 SCe della prima generazione, questo propulsore è stato non solo aggiornato, per renderlo conforme all’ultimissima normativa Euro 6d-Temp, ma anche migliorato sul fronte valvole e sedi valvole, per renderlo più robusto all’utilizzo con il GPL. Un miglioramento tale che non solo gli intervalli di manutenzione rimangono gli stessi del motore benzina (con le uniche aggiunte del controllo gioco valvole a 60.000 km e della sostituzione dei filtri del GPL gassoso a 40.000 km e liquido a 80.000 km) ma che la Casa rumena propone anche una garanzia di 3 anni o 100.000 km su tutta la vettura. Ad alimentare il compatto propulsore ci pensano un serbatoio di benzina da 50 litri, capace di garantire un’autonomia di circa 833 km, e un serbatoio di GPL a 10/12 bar da 33,6 litri, in grado di offrire circa altri 436 km. Sommando insieme i due serbatoi si ottiene un’autonomia totale di circa 1.269 km, più o meno la stessa distanza che intercorre tra Aosta e Otranto, un risultato davvero niente male. Valori che si basano naturalmente sui consumi dichiarati dalla Casa che si attestano intorno ai 6 l/100 km quando si viaggia a benzina e ai 7,7 l/100 km quando ad alimentare è il GPL. Declinata in tre diversi allestimenti: Essential, Comfort e Prestige, la nuova Dacia Duster GPL attacca il listino con un prezzo base di 13.350 euro, esattamente 500 euro in più della variante a benzina, per la versione Essential ma può facilmente salire a 15.050 euro per la variante Comfort e arrivare a 16.050 euro per l’allestimento Prestige.
Piacevole compagna
Guidata in lungo e in largo tra percorsi cittadini, extraurbani e autostradali del Molise, caratterizzati da continui sali scendi e da lunghe e ripide salite, la Dacia Duster GPL si è fatta apprezzare per la particolare erogazione del motore e la gradevole fluidità di marcia. Sia alimentata a benzina che a GPL, il compatto SUV rumeno non si è tirato indietro nell’affrontare nemmeno le salite più impegnative. Il tranquillo 1.6 litri aspirato, infatti, viaggia senza tentennamenti, sussulti o mancanze di potenza sia con l’una che con l’altra alimentazione. Certo non gli si possono chiedere prestazioni e grinta ma dopotutto non lo era neanche la versione a benzina e poi il motore è nato per consumare poco e sotto questo aspetto non gli si può dire nulla. Altra nota di merito è il passaggio dall’una all’altra alimentazione e viceversa, anche in questo caso nessuna vibrazione o tentennamento di erogazione. Nonostante il leggero calo di potenza sulla carta (da 115 a 109 cv) è praticamente impossibile capire con quale delle due alimentazioni si stia viaggiando anche perché purtroppo il computer di bordo non fornisce nessuna indicazione in merito ai consumi medi o istantanei. Solo richiedendo massima potenza a bassi regimi si percepisce un leggerissimo aumento di ruvidezza e rumorosità del motore nel funzionamento a GPL, differenza che noteranno solo i più attenti e scrupolosi. Promossi anche il cambio e la frizione, morbidi e leggeri per una piacevole guida in ambito cittadino, e lo sterzo, morbido da non affaticare nelle manovre ma comunque abbastanza preciso tra le curve. Caratteristica che ben si sposa con un assetto confortevole ma non troppo cedevole dal punto di vista del rollio. A livello abitativo, infine, promosso a pieni voti il comfort acustico e vibrazionale dell’abitacolo ma anche la sua abitabilità.