I tempi passano e alle volte anche i miti, per rimanere tali, sono costretti a cambiare ed evolversi. È il caso della Corvette, che dopo oltre mezzo secolo abbandona la strada vecchia per una nuova, cedendo a quella evoluzione e rivoluzione di cui si parla ormai da circa dieci anni.
Stiamo parlando del mitico motore V8 che per la prima volta nella storia del modello abbandona il suo classico posizionamento anteriore, spostandosi in posizione centrale, immediatamente dietro il conducente e il passeggero. Un cambio di pacco epocale quello scandito dalla nuova Corvette C8, che tuttavia non snatura il carattere e il DNA del modello, che resta comunque quello di sempre.
La “Vette” resta una sportiva economicamente abbordabile (soprattutto sul mercato americano, dove il listino si apre a meno di 60.000 dollari) e soprattutto poliedrica e trasversale nelle sue tante sfaccettature di utilizzo: buona tanto per correre in pista, quanto per godersi una tranquilla gita su una strada costiera.
Questo è da sempre la Corvette e continua ad esserlo anche oggi con la C8, che lancia la due posti a Stelle e Strisce, verso un nuovo e tecnicamente interessante futuro.
Il V8 Corvette si sposta dietro
La nuova Corvette C8 è alimentata da un nuovo propulsore rigorosamente otto cilindri a V, rigorosamente ad aspirazione naturale di 6,2 litri, evoluzione di quello montato sulla precedente generazione del modello.
Ora, infatti, l’unità è in grado di sviluppare una potenza massima di 495 CV a 6.450 giri al minuto, per una coppia di 637 Nm a 5.150 giri. Numeri che permettono alla prima Corvette a motore centrale di poter contare su un rapporto di 80,3 CV/l. Notevoli anche i dati di alesaggio e corsa, rispettivamente di 103,25 mm e di 92 mm, mentre il rapporto di compressione è di 11,5. La trazione rimane naturalmente sulle sole ruote posteriori, ma nonostante questo, la nuova Corvette riesce a scattare da 0 a 100 km/h in appena 2,9 secondi.
Il merito va sicuramente alla nuova e migliorata distribuzione dei pesi che rispetto al passato riesce a raggiungere un maggiore equilibrio tra i due assali. La velocità massima, invece, è di 312 km/h.
Solo automatica
Ma a permettere uno scatto così veloce sul classico 0-100 è anche un’altra importantissima novità che fa il debutto sulla Corvette C8 insieme al motore in posizione centrale longitudinale, ovvero il cambio.
La nuova generazione della sportiva americana abbandona infatti il cambio automatico in favore di una trasmissione automatica a doppia frizione e otto rapporti. Questa è stata messa a punto dai tecnici di General Motors in collaborazione con quelli di Tremec.
La prima marcia molto corta favorisce lo scatto da fermo della vettura, ed ecco così spiegato l’ottimo tempo sullo 0-100. Seconda, terza, quarta, quinta e sesta, invece, sono marce da “tiro” con le quali è possibile accedere al massimo del potenziale prestazionale del motore.
In ultimo, come avveniva anche sulle vecchie generazioni, le ultime due marce, in questo caso settima e ottava, sono da riposo, permettendo così di contenere i consumi di carburante nei lunghi trasferimenti autostradali. Compito al quale contribuisce anche il sistema di disattivazione dei cilindri che ai carichi parziali esclude una delle due bancate del V8, limitando così la sua sete di benzina.
Precisa ma confortevole
Tra le tante novità portate al debutto dalla nuova C8, c’è anche un inedito comparto sospensivo.
Questo vede oggi l’utilizzo di un doppio braccio oscillante sia all’anteriore, sia al posteriore e ad ogni ruota è dedicato un ammortizzatore a controllo elettronico Magnetic Ride Control 4.0, che attraverso un accelerometro è in grado di modificare la risposta del sistema in estensione e compressione per assicurare più comfort o rigidezza in base al contesto nel quale ci si trova a guidare, contribuendo a fare della Corvette una vettura molto poliedrica (nei limiti della sua natura ovviamente).
A proposito di sospensioni, la nuova C8 adotta un sistema di sollevamento della parte frontale della vettura studiato per superare dossi od ostacoli lungo la strada. Questo può sollevare l’avantreno fino a 40 mm e non è tutto.
Grazie al collegamento del sistema al GPS, questo è in grado di registrare fino a 1.000 ostacoli sulla sua mappa, sollevando in automatico la vettura quando questa raggiunge quel determinato punto della strada. In ultimo, tra gli elementi più interessanti della nuova Corvette troviamo anche il sistema di lubrificazione a carter secco.
Una chicca anche su una vettura di questa categoria. Il sistema è stato messo a punto dai tecnici GM e permette alla vettura di superare forze di accelerazione laterale fino ad 1 G, senza che il propulsore V8 resti mai a corto di olio.
Ha anche il carter a secco
Tante novità tecniche hanno inevitabilmente cambiato il volto della Corvette. Basta una veloce occhiata per rendersi conto di quanto la C8 sia profondamente diversa a livello estetico rispetto a tutte le “Vette” che l’hanno preceduta. Il cofano anteriore è ora lungo la metà rispetto a quello della C7, l’abitacolo si è spostato in avanti, mentre la coda si è notevolmente allungata.
Nel complesso la nuova Corvette è più in linea con gli attuali canoni stilistici delle supercar piuttosto che a quelli delle muscle car ai quali per decenni è stata fedele. Negli esterni enfatizzano questa percezione elementi come il profilo del cofano spiovente che sembra “acquattarsi” al suolo, così come le grandi prese d’aria sulle fiancate e la parte posteriore del tetto più rastremata.
Tante le novità anche negli interni dove ora è un tripudio di schermi e tecnologia. L’impostazione della plancia ricorda quella di un aereo, con tutti i comandi raccolti intorno al conducente, quasi a volerlo avvolgere.
Dietro il volante spicca la presenza del quadro strumenti ora completamente digitale e con grafica personalizzabile, mentre al centro della plancia, anche se sempre rivolto verso il guidatore, c’è lo schermo del sistema di infotainment con una diagonale di 8 pollici, che assicura la compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto.