Coronavirus : le Case in prima linea a combattere la diffusione del contagio

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Alcuni paragonano il periodo di quarantena per causa del coronavirus che stiamo vivendo a una guerra. Con le dovute differenze, le analogie non mancano. Proprio come durante un conflitto, ad esempio, stiamo assistendo ad una rapida conversione industriale. Sono tante le Case automobilistiche che, per dare una mano a contrastare l’emergenza sanitaria, si stanno schierando a fianco di protezione civile, medici e infermieri per contribuire ad arginare il diffondersi del Coronavirus.

Di Renault e Seat abbiamo già parlato. La Casa francese ha messo a disposizione alcuni veicoli per la Croce Rossa, mentre la Casa di Martorel si è messa a produrre sulle linee della Leon 300 respiratori al giorno su autorizzazione dell’Agenzia Spagnola di Medicinali. Stessa cosa sta facendo Tesla, che grazie all’avanguardia tecnologica dei propri stabilimenti e alla grande flessibilità ha avviato la produzione di ventilatori polmonari. Sono realizzati con largo impiego di componenti automobilistici e per quanto al momento siano ancora in fase di prototipazione, sembra che nella fabbrica che Elon Musk ha costruito a Buffalo, nello stato di New York, siano pronti a produrli al posto dei pannelli fotovoltaici.

In America c’è anche Ford che ha avviato misure d’emergenza. La Casa dell’Ovale Blu ha convertito alcune linee per la realizzazione di ventilatori e respiratori in collaborazione con 3M e GE Healthcare. Lo farà partendo dai propulsori pneumatici per i sedili dell’F-150 Raptor, che saranno adattati per essere più leggeri e più pratici di quelli di cui sono attualmente dotati gli ospedali. Invece, insieme alla United Auto Workers, Ford fornirà mascherine in plexiglass per la protezione del viso di medici e infermieri impegnati nella lotta al Coronavirus.

In questa corsa umanitaria l’Italia non è da meno. Fiat ha orgogliosamente annunciato che produrrà un milione di mascherine facciali al mese da donare a soccorritori e operatori sanitari. Oltre a questo, il gruppo torinese sta collaborando con Ferrari per avviare la produzione di respiratori. Per realizzarli le due aziende stanno parlando con la Siare Engineering, una delle poche aziende italiane che già li produce e che, per aiutarla a raddoppiare la produzione in tempi brevi. Lamborghini non è da meno: la Casa del Toro ha infatti avviato la produzione di mascherine chirurgiche e visiere protettive da donare al Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna.

A dare una mano all’Italia c’è anche Skoda, che insieme all’Università di Praga, con la stampa 3D sta producendo respiratori per mascherine che donerà proprio al nostro governo insieme a 10.000 tute protettive. La Casa ceca ha anche messo a disposizione di associazioni e volontari più di 200 auto e 150 scooter elettrici. E le altre Case? Si stanno muovendo tutte nella stessa direzione. BMW, Mercedes, PSA, Kia, Volkswagen, Honda, Subaru, Volvo, Jaguar-Land Rover, tra le altre, si stanno impegnando su moltissimi fronti: producendo materiale sanitario, ma anche con raccolte fondi, donazioni, iniziative di solidarietà e di sostegno, messa a disposizione di flotte, estensioni di garanzie e consegne a domicilio. Insomma, da vero settore strategico per l’economia Europea, il comparto dell’automotive sta mettendo a disposizione la propria forza per contribuire a mettere fine a questo periodo e preparare la ripartenza.