Presentata al Salone dell’auto di Ginevra del 2016, la Citroën SpaceTourer deriva dal mezzo da lavoro del quale conserva però solo le dimensioni: è infatti costruita sulla piattaforma Emp2 (condivisa con la Peugeot Traveller e la Toyota Proace), nata dall’accordo tra gruppo Psa e Toyota. Tre sono le versioni disponibili, diverse per passo e lunghezza totale: XS, M e XL, tutte con otto posti comodi compresa la XS che misura “solo” 460 cm di lunghezza (le altre sono lunghe rispettivamente 495 e 530 cm); in comune è l’altezza che è per tutte e tre 190 cm, valore che consente di accedere ai parcheggi coperti. A listino si trovano 33 allestimenti (tutti a gasolio) con prezzi a partire da 31.950 euro. Abbiamo provato a lungo la versione top di gamma: motore di 1997 cc con potenza di 177 CV a 3750 giri e coppia di 400 Nm a 2mila giri, abbinato all’ottimo cambio automatico a 8 rapporti, in allestimento Shine che offre di serie praticamente tutto (tra l’altro, tetto panoramico vetrato, head-up display e le porte posteriori scorrevoli motorizzate), in vendita a 45.550 euro. La linea esterna cela in parte le dimensioni interne generose, con un frontale arrotondato, i fari che proseguono sui lati e il marchio in evidenza; le luci diurne a led invece sono disposte verticalmente sul prolungamento delle arcate delle ruote. Dietro, il grande portellone integra il lunotto che si apre separatamente (comodo per caricare quando si è parcheggiati con una vettura alle spalle che blocca l’apertura del portellone). Dentro lo spazio abbonda, perfino nella terza fila che accoglie dignitosamente tre adulti di taglia media; certo, con la terza fila montata bisogna rinunciare a parte del bagagliaio che offre comunque 603 litri (2.381 sono invece i litri con i soli due posti anteriori in versione… trasloco). Contribuiscono al comfort di viaggio dei passeggeri la regolazione indipendente delle poltrone posteriori e le bocchette di areazione dedicate posizionate sul cielo dell’abitacolo. Al volante la posizione di guida è comoda: si viaggia in alto, con un’ottima visuale dello spazio intorno alla vettura; a qualcuno potrebbe non piacere il selettore del cambio automatico, costituito da una manopola posta sotto i comandi del climatizzatore. Il centro della plancia è dominato dal Touch Pad da 7 pollici con Citroën Connect Nav con mappe 3D e riconoscimento vocale. Su strada la Spacetourer offre tanta comodità: chi cerca la guida sportiva deve rivolgersi altrove. Certo, il 4 cilindri è sempre pronto e nella versione da 177 CV spinge e riprende con vigore; il limite è posto dallo sterzo, non precisissimo e molto demoltiplicato, ma rivelatosi un fido alleato nel traffico e in manovra, e dal rollio che si fa sentire in curva quando si alza il ritmo.
Testo di Gianluigi Guiotto – Foto di Diego Marinello