L’ultima generazione del pick-up a stelle e strisce – la quarta (la prima risale al 1998) – è disponibile anche in Italia grazie all’importatore Cavauto che già distribuisce gli altri marchi del gruppo General Motors come Corvette, Cadillac e Camaro. Abbiamo provato la versione a gasolio da 277 CV.
Visto nel cortile interno della sede monzese di Cavauto, concessionario distributore di numerosi marchi statunitensi di grande fascino (basti citare Corvette e Cadillac), lo Chevrolet Silverado sembrava un gigante addormentato nella cameretta di un bambino. Il pick-up statunitense è giunto in Italia nella quarta generazione, con tre tipologie di motori: due a benzina – da 5.3 e 6.2 litri, entrambi EcoTec3 V8, con iniezione diretta, con potenze, rispettivamente, di 355 e 420 CV, che il Gruppo Cavauto, l’importatore ufficiale del marchio statunitense, propone anche in variante bi-fuel con impianto Gpl Prins – e un turbodiesel da 3.0 litri Duramax, con sei cilindri in linea e 277 CV. Proprio quest’ultima versione è stata protagonista della nostra prova, anche perché parla anche un po’ italiano: il turbodiesel Duramax è stato infatti progettato in Italia dal centro ricerche GM di Torino; è un propulsore su cui GM punta molto negli USA, grazie al positivo riscontro in chiave di emissioni e di risparmio nei consumi. Senza contare che è un propulsore decisamente muscoloso: la notevole coppia massima di 623 Nm è disponibile a 1500 giri, un piccolo sogno per chi carica o rimorchia spesso carichi pesanti. Se poi consideriamo anche il cambio automatico a 10 marce, la trazione 4WD inseribile e con le ridotte, una capacità di traino di 3.500 kg, allora il pacchetto offerto appare di grande qualità. Ovviamente, quest’ultima ha un costo: 78.019 euro per la versione full optional oggetto del nostro test e protagonista delle foto che vedete a corredo, con garanzia di tre anni o 100mila km.
Interni razionali
Questa volta la locuzione “salire a bordo” è quanto mai vera: il sedile di guida è bello alto e bisogna utilizzare il predellino e la maniglia sul piantone laterale per issarsi all’interno dell’abitacolo. Una volta seduti al volante, si ha l’impressione di essere in un salotto, tanto che si potrebbe quasi rispettare le norme anti-Covid-19 che riguardano il distanziamento fisico! Scherzi a parte, lo spazio abbonda ovunque: c’è un pozzetto enorme tra pilota e passeggero anteriore, il quale ha davanti due vani, uno sopra l’altro, chiusi da altrettanti sportelli. Afferriamo il cambio e abbiamo la prima sorpresa, almeno per noi digiuni di modelli Chevy: il selettore del cambio automatico è una grande leva posta sulla destra del volante, soluzione che contribuisce a liberare spazio lungo il tunnel, ma richiede un po’ di abitudine per non scivolare nella “P” quando si cerca la “R”. I sedili sono rivestiti in pelle, con eleganti cuciture ben realizzate. Quanto ai comandi, sono distribuiti in modo razionale, sia quelli sul volante sia quelli sulla sinistra dello stesso, dedicati alla gestione della trazione e dei fari, e al centro della plancia (display touch screen per navigatore e infotainment con impianto Bose a 7 speaker, e climatizzatore). Lo spazio è talmente grande che, nel caldo africano di inizio agosto, il climatizzatore automatico pareva faticare ad abbassare la temperatura dell’abitacolo lasciato alcune ore al sole. Dietro, i tre passeggeri viaggiano in prima classe, con tanto spazio per gambe, spalle e testa, e bocchette del climatizzatore dedicate.
Più leggero ma più resistente
Come dicono in Chevrolet, l’obiettivo della quarta generazione del Silverado era utilizzare il materiale giusto nel posto giusto per fare il lavoro giusto. Ciò si è tradotto nell’impiego di acciaio ad alta resistenza nel telaio, nel pianale e nella cella di sicurezza, ma alluminio resistente e leggero nelle portiere, nel cofano e nel portellone (che non pesa un quintale come su altri modelli da noi provati, e si chiude e chiude elettricamente). Il nuovo telaio è 88 libbre più leggero di quello della terza generazione, ma ha una rigidità torsionale superiore del 10%; l’80% del telaio è infatti realizzato in acciaio ad alta resistenza con uno spessore variabile da 2 mm a 5 mm e ogni millimetro è ottimizzato per prestazioni, resistenza e rigidità. Il Silverado ha un passo più lungo (3.746 mm), un’altezza da terra maggiore e un volume di carico maggiore (2 metri cubi nel cassone), ma è 200 kg più leggero rispetto alla generazione precedente.
Su strada
Il Silverado consente di scegliere tra tre modalità di guida, Normal, Sport e Off-Road: ciascuna setta l’erogazione della potenza, la risposta dello sterzo e del cambio automatico e l’intervento dei controlli elettronici per affrontare terreni diversi, dall’asfalto su cui sfruttare a pieno tutti i 277 CV, alla terra e al fango, dove mettere a frutto la trazione integrale. Tramite la manopola a sinistra del volante è possibile scegliere tra la trazione solo posteriore (2WD), l’integrale automatica (4WD) e quella con differenziale bloccato tra anteriore e posteriore, oltre a quella con il traino agganciato. Il comfort di guida è ovviamente in stile americano, ma se si pigia a fondo il pedale, la reazione del pick-up è quasi sportiva: accelerazione e ripresa sono sempre molto soddisfacenti. Naturalmente, in curva – che siano rotonde o strade di campagna – il rollio si fa sentire e, se non si presta attenzione al pedale destro, è facile far intervenire il controllo di trazione, vista la potenza in gioco: insomma, nonostante la mole il Silverado sa essere anche molto divertente… In fuoristrada, però, le dimensioni del veicolo potrebbero rappresentare un handicap per le nostre strade bianche, notoriamente non larghissime. Manovrando in ogni situazione, parcheggiando in città o per uscire da un guado, si è molto ben assistiti dal sistema di videocamere che offrono una perfetta visuale di ciò che circonda il veicolo nel display al centro della plancia. Infine, in autostrada, si viaggia molto comodi, ben insonorizzati e con il motore che gira abbastanza silenzioso a 1.600 giri procedendo a 130 km/h.
Testo e foto di Gianluigi Guiotto
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Produttore: Chevrolet, Usa, chevrolet.com
Importatore: Gruppo Cavauto, cavauto.com
Modello: Silverado Double Cab
Motore: turbodiesel, 6 cilindri in linea, 2992 cc
Potenza: 277 CV a 3.750 giri
Coppia: 623 Nm a 1.500 giri
Trasmissione: integrale, con cambio automatico a 10 rapporti
Lunghezza: 5885 mm
Larghezza: 2062 mm
Altezza: 1.920 mm
Interasse: 3746 mm
Serbatoio: 83 litri
Cassone: 2 m3
Capacità di carico: 1 tonnellata
Capacità di traino: 3,5 tonnellate
Peso: 2.141 kg
Prezzo: 78.019 euro