CHAdeMO presenta il protocollo di ricarica 3.0

Lo standard di ricarica Charge de Move (CHAdeMO) è nato 10 anni fa dalla collaborazione delle più grandi Case automobilistiche giapponesi proponendo protocolli di ricarica utilizzati nella maggior parte delle auto asiatiche. Il 24 aprile l’associazione CHAdeMO ha rilasciato la versione 3.0 del protocollo di ricarica ai suoi membri regolari, specificando i requisiti per la progettazione dello standard di ricarica di prossima generazione. Il progetto sviluppato congiuntamente con l’ente China Electricity Council prende il nome di ChaoJi e segna un grande passo in avanti per questa tecnologia, andando a contrastare in maniera decisa lo standard di ricarica CCS Combo utilizzato dalla maggior parte delle Case automobilistiche europee che, negli ultimi anni, sembrava dominare la scena della ricarica.

Le principali caratteristiche

La tecnologia proposta dai protocolli CHAdeMO si è sempre basata su una funzionalità bidirezionale che permette di ricaricare il pacco batterie delle vetture elettrificate ma anche di prelevare elettricità dalle auto per compensare gli sbalzi sulla rete elettrica generale. Il nuovo standard di ricarica ChaoJi si basa su un connettore più leggero e compatto grazie ad un cavo dal diametro più piccolo che utilizza una spina del protocollo GB/T. ChaoJi, inoltre, supporta una ricarica in corrente continua DC a più di 500 kW con intensità di corrente massima di 600A. A queste caratteristiche si aggiungono la tecnologia di raffreddamento a liquido, una nuova chiusura e apertura del meccanismo del connettore e l’universalità del prodotto.

 

Una spina universale

Una delle principali caratteristiche di ChaoJi è la sua versatilità nell’utilizzo. Infatti, come si può vedere dalla slide qui sopra, rilasciata durante una presentazione a febbraio dall’associazione CHAdeMO, il nuovo standard di ricarica ChaoJi è compatibile non solo con le versioni precedenti alla 3.0 ma anche con tutti i veicoli conformi agli standard di ricarica rapida DC esistenti (CHAdeMO, GB/T e possibilmente CCS). In altre parole, tramite semplici adattatori, i carica batterie di nuova generazione potranno alimentare le vetture elettrificate del presente e del futuro.

L’unione fa la forza

Se tutto questo non bastasse, l’organizzazione CHAdeMO ha anche affermato che Giappone e Cina hanno deciso di continuare a lavorare insieme sullo sviluppo tecnico di questa tecnologia e sulla sua futura promozione. A questi due Paesi si dovrebbero unire anche altri Stati che andrebbero a rafforzare ancora di più la diffusione globale di questo standard di ricarica. Tra questi troviamo l’India e con molta probabilità anche la Corea del Sud, le cui Case automobilistiche, ultimamente e in alcuni casi, avevano preferito gli standard di ricarica CCS.