Cadillac e gli hot rodder

1957 Cadillac Eldorado

Cadillac e gli hot rodder – Ci sono molti appassionati che ancora oggi non sanno quanto sia stato importante il contributo di questo brand di GM al mondo dell’hot rod. Tra l’inizio degli anni ’50 e i primi anni ’60, alcuni motori Cadillac sono stati utilizzati con successo nel mondo della customizzazione meccanica. Il periodo più fortunato per l’impiego dei motori Cadillac sugli Hot Rod è sicuramente quello che va dal 1949 al 1962, l’era dei primi motori a valvole in testa, noti anche come OHV (Overhead Valves), comandate da un sistema ad aste e bilancieri. Si tratta dei motori 331ci utilizzati nelle Cadillac più pesanti. A questi venivano affiancati i motori 303ci montati su Oldsmobile. Nel 1956 il motore 331ci venne modificato portando l’alesaggio a quota 4,00” e quindi la cilindrata a 365ci. Questi motori offrivano potenze e coppie molto interessanti.

 

Basti ricordare che sulla Eldorado si potevano raggiungere i 335 HP (secondo lo standard dell’epoca). La cilindrata del 365ci venne ulteriormente incrementata nel 1959 e portata a 390ci, cubatura che rappresentava il limite per questo tipo di blocco motore. La necessità di incrementare ulteriormente la cilindrata portò i tecnici Cadillac ad un motore che, sebbene di base condivideva la stessa cilindrata di base, cioè 390ci, era un’unità completamente differente. Questo motore fu pensato sin da subito per poter essere modificato, anche e soprattuto in termini di cubatura. Purtroppo i motori Cadillac hanno sempre avuto un limite per gli hot rodder: il costo. Erano molto più costosi di un Flathead Ford o di uno Chevy 350, ma offrivano prestazioni interessanti anche in configurazione di serie. Bastava solo sdoppiare gli scarichi per avere un’unità  adeguata allo scopo. Si sono visti numerosi swap di motori Cadillac in vetture Ford e Studebaker, tanto che furono coniati nomi come Fordillac e Studillac. Uno dei più famosi fu il lavoro di Bill Frick (New York) che mise un motore 331ci nella sua Ford del ’49 per trainare la sua vettura da corsa. L’operazione fu così apprezzata che Bill si mise insieme al pilota Phil Walters (noto anche come Ted Tappet) e costruì almeno 200 di queste conversioni Fordillac. L’officina fu chiamata Frick-Tappet Motors. Dal punto di vista dimensionale, i motori Cadillac vintage avevano dimensioni simili agli altri e la particolarità di avere il distributore (spinterogeno) sulla parte posteriore. Per alcune applicazioni era necessario ricavare spazio nella zona del parafiamma. Ovviamente, a causa del costo non ebbero mai grande diffusione e il mondo degli Hot Rod si concentrò sulle unità Ford e Chevy, ma il contributo di Cadillac al mondo dell’hot rod fu comunque importante. Non dimentichiamo, poi, una cosa importante: alla fine dei conti, si trattava pur sempre di motori firmati GM.