Bosch è una realtà industriale importante in Italia e in questo contesto Bosch Automotive Aftermarket gioca un ruolo importante.
Con un fatturato che nel 2021 è stato di 2,4 miliardi di euro e una crescita del 20% rispetto al 2020 (anno peraltro estremamente difficile per l’industria e la società civile) mantiene attive nel nostro Paese 20 unità produttive e 4 centri di ricerca che complessivamente danno lavoro a oltre 5.800 persone.
Impegnata in svariati settori di business, ad Autopromotec 2022 Bosch Automotive Aftermarket ha presentato le apparecchiature per le officine che sono già ben consolidate e diffuse anche attraverso le centinaia di officine afferenti al network Bosch Car Service.
Per approfondire il tema del garage equipment, abbiamo intervistato Massimiliano Oliveri del Castillo, Country Sales Manager Italy Bosch Automotive Aftermarket, che ci ha illustrato le novità di prodotto e software nonché l’approccio di Bosch verso il mondo della riparazione.
“Riferendoci al settore dell’aftermarket in generale, dove Bosch è presente in modo importante, va premesso che il ricambio, che segue l’evoluzione del parco circolante, necessità nel medio-lungo termine di idonei strumenti di gestione sia per garantire il servizio al cliente sia per generare profitto”, inizia Oliveri del Castillo.
“Bosch, occupandosi di entrambi questi aspetti, è impegnata ad affiancare l’autoriparatore nel superare le difficoltà quotidiane e nell’aggiornare le proprie competenze a fronte della continua evoluzione dei veicoli”.
Bosch Automotive Aftermarket: diagnostica facile e standardizzata
“Oggi”, prosegue Oliveri, “per operare su vetture di più marchi, che è poi il business delle officine indipendenti, occorre interagire sia con i tester di diagnosi sia con i vari portali della Case auto per fare determinate operazioni, anche solo la semplice sostituzione di un componente”.
“Questo dover continuamente passare da un portale a un altro, scritti magari in lingue differenti e con termini diversi per indicare lo stesso particolare, rende talvolta l’iterazione molto complessa”.
“Se poi si considera che sempre più Case proteggono i propri dati dando l’accesso solo in abbonamento e con credenziali personali, l’attività può diventare estremamente dispersiva”.
Il portale Secure Diagnostic Access (SDA)
Una complessità che, oltre a richiedere adeguata preparazione per risolvere i problemi, richiede passi burocratici spesso complessi che vanno a incidere sull’efficienza dell’azienda.
D’altronde oggi fare determinate operazioni, anche il semplice spegnimento della spia del service, richiede l’autorizzazione da parte della Casa madre.
“Bosch ha per missione quella di semplificare e rendere efficiente il lavoro dell’officina meccanica”.
“Un esempio è stato l’introduzione nel software di diagnosi, avvenuta a fine 2021, del portale chiamato Secure Diagnostic Access (SDA)”.
“Già attivo da tempo con Volkswagen ed FCA, proprio ad Autopromotec abbiamo presentato l’upgrade sulla gamma Mercedes, e altre Case arriveranno più avanti”.
“L’autoriparatore, tramite l’interfaccia Esitronic Software non deve fare ulteriori registrazioni ai singoli portali delle Case ma può dialogare direttamente con essi utilizzando un linguaggio unico”.
“E’ quindi evidente come questo software renda molto più semplice e in un certo senso unifichi l’esecuzione di un’operazione pur dovendola fare su auto di marchi diversi”.
In pratica il software è una sorta di ‘scatola nera’ alla quale l’autoriparatore accede con un suo ID e che provvede a collegarsi col portale della Casa, dando così libero accesso alla diagnosi dell’autovettura con un solo linguaggio e attraverso un menù unico, a prescindere da quello specifico della Casa.
“Questo consente di accelerare i tempi di intervento e diminuire le possibilità di errore, a tutto vantaggio dell’efficienza”, aggiunge Olivieri.
“Ovviamente il software Bosch è in continua evoluzione, sia perché va ad abbracciare nuovi modelli di auto sia perché aumenta il proprio campo operativo via via che vengono rilasciati i regolari aggiornamenti”.
La calibrazione degli ADAS
Anche per queste operazioni, Bosch ha scelto la strada della velocità e dell’efficienza, a cominciare dal posizionamento dei pannelli di calibrazione.
“Parlando di strumenti di calibrazione degli ADAS la prima cosa che viene in mente sono i pannelli da posizionare sulla struttura di supporto, ma non dimentichiamo che l’elemento fondamentale per portare a termine con successo la calibrazione l’operazione è la copertura della diagnosi, aspetto sul quale con il software ESI[tronic] 2.0 Online noi di Bosch ci riteniamo al top”.
“Detto questo abbiamo lavorato sulla semplificazione e velocizzazione del posizionamento del pannello rispetto alla vettura, che se vogliamo è la parte che rallenta tutta l’operazione di calibrazione”.
“Il nostro sistema, basato sull’utilizzo di telecamere, permette di verificare il posizionamento in modo intuitivo, con una grafica computerizzata interattiva con simboli di colore rosso che diventano verdi quando è raggiunta la posizione corretta”.
“Questo è un aspetto importante per chi opera nel mondo del multimarca, dove le tipologie di pannelli sono numerosi e ciascuno ha parametri di posizionamento diversi”.
L’indecisione sul futuro rende la manutenzione sempre più importante
Le nuove tecnologie come gli ADAS e il Security GateWay di FCA sono già da tempo applicate e quindi le auto che le utilizzano stanno iniziando a diffondersi in numero sempre più rilevante presso le officine indipendenti.
“Bosch ha ovviamente sposato la missione di fornire gli strumenti idonei a operare in officina e di formare i tecnici come requisiti indispensabili per supportare la vendita dei ricambi, che sono il core business del nostro settore aftermarket”, conclude Oliveri del Castillo.
Parole che assumono un alto valore specie in questo periodo, in cui la produzione dei veicoli procede a rilento per varie ragioni, l’usato sta raggiungendo quotazioni record e in generale, per via di una non ancora univoca scelta sul futuro dell’auto, molti temporeggiano e preferiscono tenere in efficienza il mezzo che possiedono.
Queste le novità e gli upgrade proposti ad Autopromotec 2022.
DCU 120 e BAT 6120
E’ nuovo il tablet DCU 120 per la diagnostica con display da 11,6” consente di avere tutto a portata di mano in un solo strumento adatto per l’utilizzo quotidiano in officina.
Abbinato a un modulo KTS consente di effettuare la diagnosi centraline e accedere alle informazioni per la riparazione.
Altra novità è il caricabatterie 12 V ad alta potenza BAT 6120, con funzione diagnosi rapida e alimentazione fino a 120A.
ESI[tronic] 2.0 Online
Il più avanzato software di diagnostica di Bosch è ora proposto in tre pacchetti di licenze (ESI[tronic] Diagnostic, Advanced e Master) che nell’ultima versione include dati relativi a oltre 90.000 veicoli di circa 150 Costruttori, continuamente aggiornati.
Bosch Secure Diagnostic Access (SDA)
Bosch ha sviluppato Secure Diagnostic Access (SDA) di ESI[tronic] 2.0 Online per fornire un’unica chiave di accesso ai contenuti diagnostici protetti dalle Case.
Bosch SDA soddisfa i requisiti e i livelli di sicurezza correnti per i veicoli del Gruppo VW e grazie agli ultimi aggiornamenti di ESI[tronic] 2.0 Online e KTS 250, ora lo strumento è utilizzabile anche per accedere ai dati protetti dei veicoli del Gruppo Stellantis (Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Abarth, Chrysler, Jeep e Dodge/RAM) e dei nuovi modelli Mercedes-Benz.
Sistemi di calibrazione ADAS
Bosch offre alle officine un sistema integrato che include il software ESI[tronic] 2.0 Online (migliorato per rendere molto più rapido il posizionamento dei pannelli target di calibrazione), il tester di diagnosi della serie KTS e il DAS 3000 con gli accessori per i dispositivi di regolazione e calibrazione computerizzati.
Rispetto al sistema tradizionale di misurazione con metro e/o laser, l’allineamento preciso dei pannelli di riferimento, effettuato con l’ausilio di telecamere, ora è molto più facile e veloce.
La gamma prodotti di Bosch si è ultimamente ampliata con i tappeti speciali per la calibrazione delle telecamere posteriori e 360° dei veicoli Mercedes e Volkswagen.
Inoltre, grazie al nuovo pannello target, le officine possono ricalibrare con precisione anche i sensori Lidar.