BorgWarner ha recentemente stipulato un accordo con un importante OEM europeo per la fornitura del suo eTurbo ad alte prestazioni destinato all’applicazione su una vettura.
Un importante traguardo per l’azienda americana che si aggiudica così il primo contratto per la produzione in serie del suo turbocompressore elettrico. Le prime consegne sono previste a partire dal 2022. L’efficienza dell’eTurbo, secondo BorgWarner, si manifesta con minori consumi di carburante, basse emissioni e maggior piacere di guida. In pratica contribuisce a mantenere o addirittura migliorare le prestazioni dei veicoli consentendo ai Costruttori di soddisfare i futuri sempre più severi regolamenti sulle emissioni globali e migliorando il rendimento complessivo del motopropulsore.
“L’eTurbo di BorgWarner è una soluzione potente ed efficiente, in grado di offrire vantaggi cruciali per i nostri clienti, tra cui migliori prestazioni, consumo di carburante inferiore, emissioni ridotte e un uso più efficiente dell’energia”, ha dichiarato Joe Fadool, Presidente e Direttore Generale BorgWarner Emissions, Thermal & Turbo Systems. “Riteniamo che questo sia fino ad oggi il più grande riconoscimento del settore verso questo tipo di tecnologia e allo stesso tempo un traguardo importante per la nostra azienda”.
A differenza del già noto eBooster di BorgWarner, in cui il motore elettrico aziona direttamente il compressore centrigugo, l’eTurbo è in pratica un turbocompressore con un motore elettrico alimentato a 48V (per potenze da 3 kW a 17 kW) o a 400/800V (per potenze da 6 kW a 34 kW di picco) collegato direttamente all’albero e che può fungere da propulsore per la turbina e quindi fornire energia cinetica al compressore, oppure sfruttare parte dell’energia cinetica che la turbina assorbe dai gas di scarico per diventare un generatore di corrente elettrica destinata alla ricarica delle batterie. La gestione elettronica dell’eTurbo può modulare le suddette funzioni in funzione dei parametri motore e delle richieste del guidatore, offrendo così una completa copertura dei punti di lavoro del sistema. Il motore elettrico può essere disaccoppiato dalla catena cinematica per utilizzare il turbocompressore in configurazione standard. Interessante notare che il dispositivo può contribuire a gestire l’EGR ad alta pressione, potendo mantenere il controllo della contropressione nel collettore di scarico.
Tra i vantaggi del sistema il più evidente è l’annullamento del turbo lag, ovvero il ritardo di risposta del compressore dovuto all’inerzia nell’accelerazione della girante della turbina da parte dei gas di scarico. Questo consente di aumentare la resa ai bassi regimi anche di motori di piccola cilindrata, con benefici effetti su consumi ed emissioni. A regime stazionario e basso carico l’energia dei gas di scarico verrebbe ‘sprecata’ con l’intervento della waste-gate: col motore elettrico in configurazione generatore essa può invece essere convertita in energia elettrica. Inoltre l’abbassando della temperatura dei gas di scarico in fase di recupero consente l’utilizzo di sistemi di post-trattamento meno sofisticati dal punto di vista della resistenza alle altissime temperature. L’eTurbo è anche conveniente quando installato su motori endotermici che utilizzando il ciclo Miller.
La costruzione compatta, inclusa la parte elettronica di potenza che può essere integrata (con l’opzione del raffreddamento con liquido spillato dall’impianto principale) o semi-integrata, rende l’eTurbo facilmente installabile negli spazi normalmente disponibili sul lato caldo della testata.
Mentre l’eTurbo arriva sul primo veicolo passeggeri, alla BorgWarner stanno studiando l’applicazione nel settore dei veicoli commerciali.