A qualche anno dalla presentazione arriva il momento del restyling per la BMW X7. Tuttavia, non si tratta di un semplice aggiornamento, ma di un vero momento di svolta per il costruttore dell’Elica, che proprio attraverso il suo Suv più grande porta al debutto un nuovo linguaggio stilistico che presto troverà posto anche su altri modelli della gamma.
Nuova fuori e dentro
Le proporzioni non cambiano. Le dimensioni della BMW X7 restano praticamente invariate. A cambiare, come dicevamo, è lo stile, soprattutto del frontale. Qui spiccano ora i nuovi gruppi ottici sdoppiati: a filo con il cofano trovano posto le luci diurne a Led che integrano anche gli indicatori di direzione, mentre più in basso si sviluppano i gruppi ottici principali dotati di tecnologia Matrix Led. Il posteriore, invece, resta il medesimo. A cambiare è solo la grafica interna dei gruppi ottici che restano a sviluppo orizzontale. Tante novità anche all’interno della nuova BMW X7. Lo stile e i contenuti della plancia sono stati completamente stravolti e ora si ispirano a quelli della sorella elettrica iX. La scena è dominata dal doppio schermo posizionato a sbalzo sulla plancia, con un monitor da 12,3 pollici con funzione di quadro strumenti e uno da 14,9 pollici con funzione invece di infotainment, che insieme rappresentano un elemento unico.
Solo ibrida
Novità anche sul fronte propulsori. La gamma motori della rinnovata BMW X7 è ora costituita da tre propulsori, tutti e tre dotati di tecnologia mild-hybrid a 48 Volt. Si parte con l’xDrive40i, un sei cilindri di tre litri a benzina da 380 CV e 540 Nm che scatta da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi, mentre per chi predilige il diesel c’è la xDrive 40d sempre a sei cilindri con tre litri di cilindrata da 352 CV e 720 Nm per uno scatto da 0 a 100 km/h in 6,1 secondi. Al top della gamma, infine, si posiziona la M60i xDrive (riconoscibile anche per l’estetica dedicata) con il V8 4.4 biturbo da 530 CV e 750 Nm al quale bastano 4,7 secondi per raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo.