BMW Serie 6 GT: salto di classe

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Tra il sottoscritto e le BMW della Serie GT (e Gran Coupè) è stato amore a prima vista. Bella forza, dirà qualcuno: sono costose macchine di lusso e di altissima qualità… Eppure queste vetture, che non sono certo una novità nel listino di Monaco (la Serie 5 GT apparve, se non ricordo male, nel 2008) non hanno avuto un successo travolgente, anzi l’accoglienza da parte della clientela dell’Elica, notoriamente tradizionalista, fu piuttosto tiepida.

Tuttavia la Casa tedesca ha continuato a credere in questo concetto di coupè a quattro porte estendendolo su più segmenti: prima con la Serie 3 GT e poi con le Serie 4 e Serie 6 Gran Coupè, oltre che, in declinazione SUV, su X4 e X6. La formula prevede una linea slanciata ma che offre spazio nella parte posteriore pari a una grande berlina, con un volume di carico enorme senza perdere quella sportività tipica del marchio. Come non valutarne l’acquisto quando ci si è ormai mentalizzati su questa taglia di vetture (e relativo esborso) e si vuole restare ‘fuori dal coro’ senza perdere nulla in funzionalità?
La nuova BMW Serie 6 GT si può dire sia ben più di un semplice upgrade della Serie 5 GT, poichè in termini di dimensioni e allestimenti la vettura ha compiuto un netto passo di avvicinamento alla Serie 7. Più lunga (+ 87 mm; 5,091 m), più bassa (- 20 mm; 1,538 m) e con un passo di 3,070 m (lo stesso della Serie 7) questa GT fa di quel voluto squilibrio tra il lungo muso spiovente e il voluminoso posteriore (peraltro abbassato di 64 mm rispetto alla Serie 5 GT) il segno distintivo che lascia intendere sportività per chi guida e comfort per i passeggeri. La struttura, in effetti, deriva da quella della Serie 7, che essendo molto evoluta in termini di rigidità/peso consente, rispetto alla precedente, un risparmio di massa pari a 150 kg. Oltre al cofano e alle portiere ora è in alluminio anche il portellone posteriore.

Interni ed esterni
Gli interni sono quanto di meglio si possa desiderare. I sedili foderati in pelle Dakota di serie abbracciano i passeggeri e il livello di finiture è da berlina di gran lusso. Resta la caratteristica plancia orientata verso chi guida, un concetto introdotto trentacinque anni fa sulla E30, e la piacevole sensazione di avere tutti i comandi sotto controllo. Chi gode di più sono i passeggeri posteriori, che hanno spazio esagerato per le gambe e viaggiano davvero in prima classe. Il bagagliaio non è da meno, con una capcità che arriva a 1.800 litri (100 più del precedente). Ottima l’insonorizzazione, grazie all’ampio utilizzo di pannellature ma anche per effetto dell’eccellente aerodinamica e delle vetrature senza cornice delle portiere che oltre a rendere ‘pulito’ il profilo indicano una eccellente rigidità torsionale della scocca, confermata anche dalla perfetta chiusura anche in condizioni di forte asimmetria degli appoggi a terra.

Motori
Per quanto riguarda le motorizzazioni, in Italia è prevista l’importazione di soli modelli dotati del motore 3 litri sei cilindri in linea, a nostro giudizio uno dei migliori motori in assoluto per linearità di funzionamento e perfetta bilanciatura, che nella versione TwinPower Turbo sono siglati B57 e B58. Si tratta delle sigle che identificano l’ultima generazione di motori modulari, diesel e a benzina, declinati anche nelle cilindrate di 1,5 litri (tre cilindri) e 2 litri (quattro cilindri). l’ultima generazione.
L’unico motore a benzina disponibile è quello montato sulla BMW 640i xDrive ed è il sei cilindri B58 da 340 CV (94,6 x 82 mm; 2.998 cc; 450 Nm 1.380-5.200 giri). Due scelte per i motori a gasolio: quello montato sulla 640d xDrive, ovvero il sei cilindri B57 da 320 CV (90 x 84 mm; 2.993 cc; 680 Nm 1.750-2.250 giri) e quello montato sulla 630d (disponibile sia a trazione posteriore sia XDrive), che è il sei cilindri B57 da 265 CV (90 x 84 mm; 2.993 cc; 620 Nm 2000-2500 giri). Questo motore, e qui è facile prevedere il suo successo nella Penisola, è disponibile anche depotenziato a 249 CV (183 kW) per dribblare il nostro superbollo. Va notato che quei 16 CV in meno non influiscono sul valore di coppia e dunque rendono praticamente quasi inutile commercializzare da noi anche la versione ‘full’. Unica possibilità per il cambio, che è l’eccellente automatico Steptronic a 8 rapporti che utilizzato in modo sportivo non fa troppo rimpiangere un tradizionale cambio tradizionale. In automatico vale la pena ricordare che, in abbinamento al sistema di navigazione Professional, riesce a programmare la sequenza di cambiata in abbinamento con la conformazione della strada. La modalità EcoPro è quella che consente la guida più rilassata ed economica, con consumi che, considerata la massa della vettura, prossima ai 20 quintali, non raggiungono mai livelli allarmanti.

Tecnologia ovunque
Grazie alla telecamera stereo (di serie) e ai sensori radar e a ultrasuoni (optional) la vettura può arrivare a offrire un livello 2 di guida assistita, concepito in modo primario come sistema di sicurezza che interviene attivamente su sterzo, acceleratore e freno. Il sistema controlla la sbandata del veicolo, attiva una frenata di emergenza oppure mantiene la guida in carreggiata arrivando anche ad agire in curva riferendosi alla segnaletica orizzontale, oltre che sui veicoli che precedono. Nel traffico a singhiozzo tipico delle nostre tangenziali il veicolo si muove quasi in automatico. Quasi perché le normative prevedono che il guidatore mantenga le mani sul volante, cosa che è rilevata dal sistema che, nel caso questa condizione fosse disattesa per un certo tempo, disinserisce il dispositivo. In modalità Stop&Go, quando la sosta tra una partenza e la successiva non supera i 20 secondi, il movimento è automatico e vi garantisco che è davvero di grande aiuto. Se si oltrepassano i 20 sec di sosta occorre semplicemente dare un colpetto sull’acceleratore per avviare la procedura. L’assistenza alla guida è attiva da 0 a 210 km/h. Tra i 70 e i 210 km/h sono attivi il Lane Departure Warning e il Lane Change Warning. Il primo avverte con un segnale ottico e la vibrazione del volante che si sta superando involontariamente una linea che delimita la corsia. L’inserimento della freccia, che indica la volontarietà della manovra, annulla il supporto. Nel caso di possibile collisione laterale il sistema, oltre alle segnalazioni visive e tattili, sterza il veicolo sul lato dove c’è spazio.

Nella valutazione del livello di puro piacere di guida, occorre considerare le dimensioni e la massa di questa BMW. Sulle statali che ci hanno portato da Parma fin sul lago di Garda, abbiamo apprezzato l’equilibrio generale del mezzo: una vera sportiva è un’altra cosa, certo, ma in modalità Sport la GT non manca di carattere, anche se l’inerzia nei cambi di direzione, in staccata o in accelerazione fa lavorare parecchio i controlli (e si sente). L’Executive Drive (optional da 4.000 €) abbina le 4 ruote sterzanti, le barre di torsione attive che controllano il rollio e le sospensioni pneumatiche sui due assi (di serie solo sull’asse posteriore). Col pacchetto completo è possibile, alle basse velocità, alzare l’assetto di 20 mm per rendere la vettura più confortevole mentre in velocità (oltre i 120 km/h) si abbassa (manualmente o automaticamente) di 10 mm. Oltre questa velocità si solleva anche uno spoiler posteriore con funzione deportante.

Il lancio è avvenuto a novembre con un prezzo base di 68.100 € per la BMW 630d Business due ruote motrici. Quattro gli allestimenti: Business, Sport, Luxury ed MSport per un prezzo che con gli optional può superare i 90.000 €.