BMW Serie 2 Coupé: una vera e propria Serie 4 in miniatura [VIDEO]

La BMW Serie 2 Coupé è una sportiva tutta da godere che nella variante più potente M240i sa essere efficace tanto in strada quanto in pista

La nuova BMW Serie 2 Coupé arriva sul mercato staccando profondamente con il passato non soltanto dal punto di vista estetico (cosa alla quale ormai il marchio tedesco ci ha abituati), ma anche e soprattutto in termini dinamici. L’ultima generazione della coupé più piccola dell’Elica è un modello più maturo rispetto al passato e nella sua variante più spinta, la M240i è in grado di prendere il meglio dalla sorella maggiore Serie 4, soprattutto sul fronte del piacere di guida e reinterpretandolo semplicemente in un formato più piccolo.

Un modello a parte

Di Serie 2, in questo momento, all’interno del listino di BMW ce ne sono già un paio. Stiamo parlando della Serie 2 Grand Coupé e della Serie 2 Active Tourer. Tuttavia, rispetto a queste, la nuova Serie 2 Coupé è un’auto completamente diversa. Le prime due, infatti, sono sviluppate sulla medesima piattaforma della BMW Serie 1 e sono quindi dotate di motori montati in posizione trasversale e della trazione anteriore. La nuova Coupé di Monaco, invece, eredita la piattaforma dalla sorella maggiore Serie 4, opportunamente rivista e modificata. Per questo motivo, qui il motore è montato in posizione longitudinale e manda potenza alle sole ruote posteriori. Rispetto alla generazione uscente cambiano profondamente anche le proporzioni. La nuova Serie 2 Coupé è più bassa, più larga e più lunga e nel complesso appare molto più acquattata a terra di quanto non lo fosse alla sua progenitrice. Ora la lunghezza raggiunge i 4,53 metri, ovvero 10,5 centimetri in più rispetto alla serie precedente, buona parte dei quali sono concentrati nel cofano anteriore che si allunga notevolmente, rendendo la linea del modello molto più slanciata. Anche la larghezza è aumentata, in questo caso di ben 6 centimetri, portando il totale a 1,83 metri, mentre l’altezza è scesa di 3 centimetri, fermandosi a 1,39 metri.

Design inedito

Come se queste misure non fossero sufficienti ad esprimere l’indole sportiva del modello, ci pensa l’estetica che, come dicevamo, è diversa da quella di tutte le altre BMW a listino. Partendo dal frontale, qui lo stile è inedito e parla un linguaggio stilistico molto più legato ad alcuni modelli degli anni Sessanta di BMW piuttosto che alla produzione più recente del marchio. Ecco quindi che il grande doppio rene della nuova Serie 4, qui lascia il posto a due aperture più piccole e a sviluppo orizzontale, mentre nei gruppi ottici sparisce la doppia firma luminosa a led, sostituita da un singolo elemento luminoso. Il cofano piatto poi, dona un tocco di aggressività in più alla Serie 2 Coupé, ulteriormente enfatizzata dai parafanghi molto bombati, con quelli posteriori che vanno poi ad inglobare un paraurti che nella parte bassa ospita un generoso estrattore (che non ha però alcuna funzione aerodinamica) nel quale trova posto anche il doppio terminale di scarico.

Connessa e tecnologica

Il legame con la Serie 4 si respira anche all’interno dell’abitacolo. L’ambiente ripropone lo stesso stile e i medesimi contenuti della sorella maggiore, con la scena dominata dal grande schermo del sistema di infotainment posizionato al centro della plancia, comandabile oltre che attraverso lo schermo touch, anche con i comandi vocali e quelli gestuali. In coppia con questo lavora il quadro strumenti che qui è completamente digitale con grafica personalizzabile. Buono lo spazio a bordo: anche chi viaggia dietro non risulta eccessivamente sacrificato nonostante la carrozzeria coupé, mentre il vano di carico ha una capacità minima di 390 litri, ovvero la medesima della precedente generazione.

Quattro motorizzazioni

Al capitolo propulsori la nuova BMW Serie 2 Coupé risponde con una gamma motori costituita da quattro unità. Si parte con la 220d, ovvero l’unico diesel presente a listino: si tratta di un 2 litri a quattro cilindri con una potenza di 190 CV, capace di scattare da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi. Questa unità, inoltre, è l’unica in gamme dotata di tecnologia mild-hybrid con rete di bordo a 48 Volt. Passando ai benzina, troviamo la 220i, ovvero un 2.0 turbo a quattro cilindri da 184 CV per uno 0-100 km/h in 7,5 secondi. Il medesimo propulsore viene anche declinato nella variante 230i, con il quale la potenza sale a 245 CV, mentre il tempo necessario per passare da 0 a 100 km/h scende a 5,5 secondi. In attesa della cattivissima M2, al top della gamma si posiziona la M240i xDrive, spinta dal 3 litri turbo a sei cilindri da 375 CV, che permette di raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo in soli 4,3 secondi.

Sportiva vera

Ed è proprio la M240i che abbiamo scelto per il nostro primo contatto con la nuova Serie 2 Coupé. Questa, inoltre, è l’unica motorizzazione della gamma offerta in abbinamento alla trazione integrale xDrive. Anche in questo caso, il sistema non è ereditato dalla Serie 1, bensì dalla Serie 4. Ciò significa che sulla Serie 2 Coupé la trazione integrale manda di default potenza a tutte e quattro le ruote, con una ripartizione del 60% al posteriore e del 40% all’anteriore. Questa ripartizione però, può essere modificata se si passa alla modalità di guida Sport, con la quale il sistema sposta l’80% della potenza sul retrotreno e solo il 20% all’avantreno, regalando alla vettura una dinamica di guida così più precisa e coinvolgente. Noi l’abbiamo messa alla prova sul veloce circuito di Misano, dove sorprendentemente, la piccola M240i ha messo in luce un carattere davvero sportivo, ricordando nell’erogazione e nella precisione dell’avantreno, la più grande M4. E questo, forse, è uno dei complimenti migliori che le si possa fare. I 375 CV del sei cilindri turbo si sentono tutti, ma ciò che impressiona di più sono i 500 Nm di coppia che ti spingono con forza fuori da ogni curva e facendo divorare alla M240i metri su metri di asfalto prima della curva successiva. Qui, saltando tra un cordolo e l’altro, si apprezza l’ottima messa a punto del comparto sospensivo che, pur non avendo una taratura troppo rigida, riesce ad essere sempre molto piatto. Di tutto rispetto, come dicevamo, lo sterzo: leggero il giusto, ma sempre molto comunicativo, permette di sentirsi un tutt’uno con la vettura, spostando la macchina con precisione, sempre certi che il posteriore seguirà fedelmente la traiettoria impostata, allargando soltanto quando si esagera davvero troppo con il gas. Ma anche in questi casi, la Serie 2 Coupé più cattiva resta sempre molto controllabile, complice soprattutto quella percentuale di potenza mandata alle ruote anteriori, che aiutano a correggere eventuali sovrasterzi senza nemmeno dover intervenire troppo sul volante.

Per tutte le occasioni

Insomma, la nuova BMW Serie 2 è una sportiva vera, ma sfruttabile a 360°. Comoda per le gite fuoriporta e precisa tra i cordoli di un circuito. Un’auto a tutto tondo, pensata per chi cerca un mezzo dal carattere forte, ma godibile in tutte le occasioni. Nella variante M240i tutto il potenziale prestazionale del modello è libero di esprimersi, sfoggiando un carattere che non sfigura nemmeno nel confronto con la più grande e potente M4. Insomma, una sportiva tutta da guidare che ora, però, non ha fatto altro che aumentare la nostra voglia di M2. Ma per lei, occorre aspettare ancora un po’.