Il mondo dell’auto sta cambiando e questo è ormai innegabile e sotto gli occhi di tutti. Andiamo verso un futuro che tra auto elettriche e guida autonoma, sarà profondamente diverso da quello al quale siamo oggi abituati.
E proprio attraverso la nuova BMW iX possiamo aprire una finestra verso questo futuro e dare un’occhiata a ciò che ci aspetta.
Questo perché la nuova ammiraglia elettrica di BMW non rappresenta semplicemente un nuovo modello “alla spina”, ma un vero e proprio cambio di paradigma nel modo di vivere l’automobile.
Gli interni
Proprio per questo motivo, è doveroso partire dagli interni per scoprire la nuova BMW iX, perché è qui che si concentrano alcune delle novità più interessanti.
La BMW IX cambia ed evolve il moderno concetto di vivere l’auto, cambia lo stesso paradigma di automobile, mettendo a punto un abitacolo che ora ha molto più in comune con un salotto piuttosto che con un tradizionale abitacolo.
La qualità a bordo è ineccepibile. Qualsiasi punto si tocchi è morbido e piacevole. Le superfici sono lisce e lo stile è minimal e al contempo tecnologico con buona parte dei rivestimenti ricavati da materiali riciclati o di origine “bio”.
I pochi tasti presenti sono a sfioramento e anche per aprire la portiera è presente un tasto in luogo della maniglia.
E la tecnologia continua dietro il volante con un quadro strumenti da oltre 12 pollici e un sistema di infotainment con schermo da oltre 14 pollici completamente riprogettato e comandabile tramite lo stesso schermo, oppure la rotella in cristallo sul tunnel o i comandi vocali e offre tantissime funzioni, compresa la realtà virtuale per il navigatore.
Ma l’elemento di maggiore interesse sul fronte tecnologico è rappresentato dalla capacità del sistema di far dialogare il quadro strumento con lo schermo del navigatore, permettendo per la prima volta a quello dietro il volante di accogliere le funzioni di Android Auto o Apple CarPlay, solitamente riservate al solo sistema multimediale.
Tanto poi lo spazio a bordo. Dietro ci sono centimetri in abbondanza per le gambe e anche chi viaggia al centro non risulta sacrificato, mentre il bagagliaio ha una capacità di 450 litri ai quali si sommano altri 70 litri di un piccolo vano in cui riporre i cavi per la ricarica sotto il piano di carico.
Gli esterni
Fino a qualche tempo fa parlando di estetica funzionale si faceva riferimento solo alle supercar: modelli che per via delle loro potenze elevate hanno bisogno di una serie di accortezze aerodinamiche per scaricare a terra in sicurezza tutti i cavalli che hanno a disposizione.
Ma oggi non è più così e questo concetto si può applicare anche a modelli come la nuova BMW iX, che con le supercar, in effetti, ha ben poco in comune, ma in quanto auto elettrica, sfrutta il medesimo approccio aerodinamico questa volta per rendere la vettura quanto più efficiente possibile per consumare meno energia e fare più strada.
Proprio per questo motivo, la iX stravolge i canoni stilistici a cui BMW ci aveva abituato portando su strada linee massicce e fuori dagli schemi.
È lunga 4,95 metri, larga quasi due e con un passo di ben 3 metri ed è costruita in un mix di acciaio, alluminio e un materiale composito costituito da plastica e fibra di carbonio. Eppure, nonostante questo, il peso supera di slancio le 2 tonnellate e mezza.
Ad ogni modo, ogni linea della IX è stata tracciata per assolvere ad una specifica funzione aerodinamica e centrare così l’obiettivo di fissare il cx ad appena 0,25.
Un risultato incredibile se si considera che il cx della ben più sportiva i8 era di 0,26. E poi ci sono tutta una serie di chicche tecnologiche che fanno di questo modello uno degli oggetti a quattro ruote più all’avanguardia oggi in circolazione.
Le maniglie delle potiere ad esempio, sono a filo della carrozzeria, mentre il cofano non si può aprire, si solleva solo lo stemma BMW per rabboccare il liquido lavavetri. Ma l’elemento più innovativo è sicuramente la calandra.
Questa nasconde i radar necessari al funzionamento dei vari sistemi di assistenza alla guida di Livello 2 ed è dotato di una serpentina interna che scaldando tutto il doppio rene mantiene in funzione i sistemi Adas anche d’inverno e, soprattutto, è realizzata in un particolare materiale che con il calore autoripara i graffi dovuti magari ai sassolini che possono colpire l’auto durante la marcia.
La meccanica
Ma veniamo alla meccanica della nuova BMW iX. il nuovo Suv elettrico dell’Elica è disponibile in due diverse versioni.
La prima, quella di accesso alla gamma è spinta da una batteria agli ioni di litio con una capacità di 71 kWh effettivi, che alimentano due motori elettrici per una potenza di sistema pari a 326 CV per 630 Nm di coppia.
In questa configurazione la iX ha un’autonomia di 425 km con un “pieno” di energia. Per effettuarlo, la vettura può assorbire fino a 150 kW alle colonnine fast, arrivando all’80% di ricarica in poco più di mezzora.
Al vertice della gamma, invece, si posiziona la variante con batteria da 105,2 kWh effettivi. si tratta di una capacità notevole, che si traduce in un’autonomia che arriva fino a 630 km.
L’accumulatore, è poi chiamato a dare energia a due motori elettrico, uno per ogni assale, per una potenza complessiva di 523 CV e 765 Nm di coppia.
Per quanto concerne la ricarica, la iX più potente è in grado di assorbire fino a 195 kW, sufficienti a di caricare fino all’80% in meno di 30 minuti.
Silenziosa come poche
In occasione del nostro primo contatto con la nuova BMW iX, abbiamo scelto di metterci al volante della versione più prestazionale a listino, cominciando a conoscere il nuovo Suv elettrico tedesco in quello generalmente viene visto come un luogo del tutto sfavorevole per le elettriche, ovvero l’autostrada.
Ma è proprio qui che abbiamo potuto apprezzare maggiormente l’assoluto comfort di marcia che è in grado di assicurare la iX.
Questo non è garantito solo dall’ottima taratura dell’assetto, che fa affidamento su uno schema McPherson su tutte e quattro le ruote, ma anche e soprattutto dal grande lavoro svolto dai tecnici BMW sul fronte dell’insonorizzazione.
Si viaggia in un silenzio surreale anche a medie autostradali, percependo giusto qualche fruscio aerodinamico provenire dagli specchietti.
Per il resto, tutti i suoi e i rumori del muoversi su strada vengono filtrati dalla iX.
Quando si abbandonano le strade a scorrimento veloce per quelle tutte curve, emerge una seconda anima della vettura.
Certo, se si forza l’andatura in inserimento si percepisce un certo sottosterzo dovuto alla massa notevole che il modello si porta dietro, ma se si viaggia con più calma, si apprezza la buona taratura dello sterzo, che comunica sempre molto bene con l’asse posteriore sterzante.
Ed infine, i freni. Il feeling sul pedale è sempre molto naturale, nonostante la frenata rigenerativa qui sia in grado di raggiungere picchi di recupero nell’ordine dei 200 kW.
Insomma, tanta la tecnologia a bordo della nuova BMW iX, anche e soprattutto dove non si vede.
Il costruttore tedesco infatti, per ottimizzare quanto più possibile l’impatto ambientale della iX produce tutte le componenti della vettura in proprio, compreso il powertrain e non è tutto.
Per i motori ha scelto di abbandonare i magneti permanenti e quindi di rinunciare all’utilizzo delle terre rare per avere una filiera produttiva quanto più controllata e green possibile.
Insomma, questa è una vera auto elettrica, questo è davvero il futuro.