Auto elettriche, meno burocrazia per le colonnine

Mentre il settore dell’auto in Italia continua a richiedere a gran voce sostegno per riavviare un mercato sofferente e una filiera in difficoltà, qualcosa si muove almeno a livello regolamentare per portare avanti i programmi della transizione elettrica. In attesa che venga finalmente pubblicata in Gazzetta Ufficiale la versione finale del Decreto Rilancio, con importanti novità sul rifinanziamento dei fondi legati all’Ecobonus, il Governo sta concentrando l’attenzione sul Decreto Semplificazioni che propone interessanti novità per quanto riguarda le colonnine di ricarica e che potrà contare su 30 milioni di euro messi subito a disposizione.

 

Previste 60 mila colonnine

Già a inizio maggio il ministro dell’ambiente Sergio Costa aveva annunciato che il governo stava lavorando per diminuire il numero di atti amministrativi richiesti per l’installazione delle colonnine di ricarica. Con il Decreto Semplificazioni, l’Italia cerca di fare un passo deciso per l’espansione dell’auto elettrica, seguendo l’esempio di Paesi europei molto più avanti da questo punto di vista come Germania, Francia e Inghilterra. Una delle prime novità sarà l’installazione di una colonnina ogni 10.000 abitanti che, facendo un rapido calcolo contando 60 milioni di abitanti, vuol dire un totale di 60.000 colonnine. A questo si aggiunge la richiesta fatta ai Comuni di semplificare il più possibile il controllo e la gestione delle stazioni di ricarica pubbliche.


Controlli sulle tariffe

Nella bozza del nuovo Decreto si legge inoltre che le stazioni di servizio presenti lungo le autostrade e le strade extraurbane primarie avranno l’obbligo di mettere a disposizione dei proprietari possessori di vetture elettriche o ibride plug-in almeno una colonnina di ricarica. A questa novità si aggiunge un controllo più attento sulle tariffe, che dovranno essere esposte dai fornitori della ricarica, e la limitazione ad un’ora della sosta presso la colonnina, tranne nelle ore notturne ossia dalle 23 alle 7.