Audi: tecnologia green per gli interni

Audi ha programmato la decarbonizzazione del suo ciclo produttivo entro il 2025, data entro la quale la Casa tedesca completerà la conversione carbon neutral di tutti gli stabilimenti.

L’obiettivo è già stato raggiunto nei siti di Bruxelles, in Belgio, Győr, in Ungheria, e presso il sito d’eccellenza Böllinger Höfe, in Germania.

La conversione coinvolge anche tutti i livelli della supply chain, dall’origine delle materie prime alla produzione, passando per le fasi di utilizzo e arrivando al fine vita, dove entrano in gioco il riciclo e il riutilizzo dei componenti.

In particolare il ricorso a materiali secondari o biologici per la realizzazione degli interni dei veicoli sono diventati parte dell’esclusività tipica dei prodotti Audi.

Ecco alcuni esempi:

Audi A3 Sportback è la prima Audi con sedili in filato riciclato

La quarta generazione della A3 Sportback, che ha debuttato nel 2020, si distingue per la digitalizzazione dell’interfaccia utente e per essere il primo modello Audi ad adottare rivestimenti realizzati in materiali provenienti dal riciclo delle bottiglie in PET.

Il PET è un polimero plastico relativamente semplice da recuperare, potendo essere separato dagli altri materiali con cui viene combinato.

Il tessuto degli interni della A3 proviene dal riciclaggio delle bottiglie in PET.

Sono disponibili due diversi rivestimenti in tessuto dei sedili, con una percentuale di filato riciclato sino all’89%, destinata a crescere in futuro fino al 100%.

La sfida tecnologica è rappresentata dalla sovrapposizione di più strati, l’inferiore vincolato al superiore mediante applicazione di un adesivo che è previsto possa presto divenire in poliestere riciclato, così da realizzare rivestimenti integralmente riciclati e riciclabili, da poi estendere all’intera gamma.

Audi Q4 e-tron utilizza fino a 27 componenti in materiali secondari

I modelli di accesso alla gamma full electric di Audi sono la Q4 e-tron e la Q4 Sportback e-tron, presentate nel 2021.

La gamma Audi Q4 e-tron.

Tra i componenti realizzati con materiali riciclati utilizzati su questi Suv si segnalano le cornici e i gusci dei passaruota, i rivestimenti del pianale e gli spoiler aerodinamici in corrispondenza delle ruote.

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I dettagli della Audi Q4 e-tron nei quali si è utilizzato materiale riciclato.

Nell’abitacolo i materiali riciclati sono utilizzati principalmente per i rivestimenti insonorizzanti e antivibranti. La scelta è tra finiture in pelle oppure la combinazione di similpelle e microfibra Dinamica.

Quest’ultima è simile, visivamente e al tatto, alla pelle scamosciata ma per il 45% è ottenuta da poliestere riciclato ricavato dalle bottiglie in PET.

Il materiale ottenuto dal riutilizzo può contare sugli stessi standard qualitativi, estetici e tattili del tessuto classico.

Per il rivestimento di un sedile di Audi Q4 e-tron vengono riciclate 26 bottiglie di plastica da 1,5 litri.

Audi e-tron GT ha gli interni cruelty free

Anche la prima Granturismo elettrica della Casa dei Quattro Anelli propone a richiesta il pacchetto leather free in perfetta sintonia con l’approccio cruelty free che sostituisce i rivestimenti in pelle animale con delle combinazioni di similpelle e tessuto Kaskade oppure di similpelle e microfibra Dinamica.

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La Audi e-tron GT.

In entrambi i casi vengono utilizzati materiali riciclati, in primis le fibre di poliestere ricavate dalle bottiglie di plastica.

Gli interni leather free e in tessuto Kaskade di Audi e-tron GT.

Anche la moquette del pianale e i tappetini seguono l’approccio ecologico, essendo realizzati in Econyl, una fibra ricavata dal poliammide delle reti da pesca usate.

Gli interni leather free di Audi e-tron GT.

sphere concept: radica biologica, lana e fibre naturali

L’approccio cruelty free inaugurato da e-tron GT è condiviso dalle concept skysphere, grandsphere e urbansphere che anticipano gli stilemi dei futuri modelli Audi.

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La Audi skysphere concept.

Il termine ‘sphere’ è appropriato poiché identifica la cura con la quale si è pensato lo spazio attorno ai passeggeri come elemento prioritario alle forme della carrozzeria.

La Audi grandsphere concept.

Non mancano ovviamente gli highlight tecnologici quali la guida autonoma di Livello 4, la propulsione elettrica e il trend ‘digital detox’ che prevede grande pulizia delle superfici in radica, lana e fibre naturali senza ‘inquinamenti’ da display e indicazioni luminose.

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La Audi urbansphere concept.

in un contesto così evoluto le concept Audi Sphere rinunciano alla pelle animale e proiettano i rivestimenti lignei in una nuova dimensione.

Le impiallacciature in faggio di Audi grandsphere concept provengono da coltivazioni biologiche o sono ricavate dal riciclo, mentre la roadster Audi skysphere concept sfrutta il legno di eucalipto ecologicamente certificato.

Gli interni della grandsphere concept.

I pannelli in legno di carpino utilizzati per l’abitacolo di Audi urbansphere concept provengono anch’essi da coltivazioni biologiche. Inoltre la pianta di carpino permette l’utilizzo dell’intero fusto, senza sprechi e additivi chimici.

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Gli interni della Audi urbansphere concept.

Le imbottiture dei sedili sono in Econyl, mentre per i braccioli e la zona posteriore dell’abitacolo è stato previsto l’utilizzo del bambù, materiale dalla crescita più rapida rispetto al legno convenzionale e che può essere coltivato in maniera green, senza l’utilizzo di erbicidi e pesticidi.