Dopo la berlina presentata al Salone di Pechino del 2021, ora aiuti toglie i veli anche alla nuova A6 Avant e-tron. Si tratta della variante station wagon dell’ammiraglia elettrica della casa dei Quattro Anelli, che conferma la volontà del costruttore di voler continuare a puntare su questo particolare taglio di carrozzeria, nonostante il mercato continui a muoversi nella direzione di Suv e crossover.
300 km di autonomia in 10 minuti
Sviluppata sulla piattaforma modulare PPE dedicata esclusivamente ai modelli elettrici, la nuova Audi A6 Avant e-tron condivide il medesimo powertrain della sorella berlina. Sotto la carrozzeria, infatti, si nasconde un sistema a 800 Volt, che permette di ricaricare fino ad una potenza massima di 270 kW che si traducono in un recupero di 300 km di autonomia in appena 10 minuti e in un passaggio dal 5 all’80% dello stato di carica dell’accumulatore in soli 25 minuti. La batteria, grazie ai suoi 100 kWh di capacità, permette poter contare su un’autonomia di 700 km. Ottime le prestazioni, garantite dalla presenza di due motori, uno per asse, per una potenza di sistema che raggiunge i 476 CV per una coppia di 800 Nm. Numeri che si traducono in uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di 4 secondi.
Estetica funzionale
A livello estetico, la parte maggiormente modificata della nuova Audi A6 Avant e-tron rispetto alla berlina è naturalmente il posteriore. La coda è più alta, ma l’andamento del tetto resta comunque discendente verso il basso, donando alla vettura un aspetto molto dinamico e sportivo. Per ottimizzare lo scorrimento dei flussi sulla carrozzeria, i tecnici Audi sono intervenuti in maniera molto profonda sullo sviluppo dell’estrattore posteriore che, rispetto alla berlina, sulla A6 Avant e-tron è molto più pronunciato. Nonostante questo, però, il Cx della familiare è leggermente peggiore rispetto a quello della tre volumi: 0,24 contro 0,22. Confermata invece anche per la Avant la presenza degli specchietti virtuali.