Anno nuovo, nuovi rincari

tariffe autostradali

Anno nuovo, nuovi rincari – Come ogni anno, con lo scattare del primo gennaio, entrano in vigore i rincari previsti dal governo su numero servizi  offerti ai contribuenti. Tra questi servizi alcuni sono molto cari ai pendolari che tutti i giorni si devono spostare per lavoro utilizzando i mezzi pubblici, mentre altri servizi sono estremamente cari a noi automobilisti. Nello specifico stiamo parlando di rincari sui biglietti del treno e sulle tariffe autostradali. Se, rispetto agli anni passati dove l’aumento era stato ingente e non aveva risparmiato nessuna tratta autostradale, da un lato gli automobilisti potranno festeggiare grazie al congelamento degli aumenti disposto per diverse concessionarie, dall’altro molti di questi avranno una sorpresa a dir poco amara al loro rientro a lavoro trovandosi di fronte a degli enormi aumenti dei pedaggi autostradali, come ad esempio sulla Torino – Milano, premiata con l’adeguamento record pari al 6,50%.+

tariffe autostradali

Attualmente solo 21 su 27 sono le tratte che hanno adeguato il loro tariffario con l’inizio del nuovo anno. Ma a rendere la caramella un po’ più amara ci hanno pensato le restanti 6 tratte alle quali sono stati applicati aumenti da far girare la testa. Si parte dal +6,50% per la Torino – Milano (tronco A4) in gestione alla Satap, si passa al +3,45% delle autostrade A24 e A25 in gestione alla Strada dei Parchi Spa, si prosegue con un +2,10% per la Teem a Milano, con un +1,09% nel caso di Autostrade per l’Italia, con un +1% per la neonata Pedemontana Lombarda (già tra le più care d’Italia) e si finisce con un +0,03% per la tratta Torino Ivrea Valle d’Aosta in gestione alla Ativa Spa. Facendo due calcoli si fa presto a trovare l’aumento medio che affliggerà, almeno in questa fase iniziale dell’anno, le famiglie italiane. Si parla di uno 0,86% di maggiorazione, calcolato sui veicoli-km previsti sull’intera rete autostradale. Abbiamo precisato che tale aumento medio si riferisce solo a questa prima parte dell’anno poiché i rincari per le altre concessionarie sono stati solamente posticipati. Non appena verranno approvati la situazione potrebbe cambiare e di sicuro in peggio. Consoliamoci soltanto con il fatto che i rincari avuti fin’ora sono stati minori di quelli a cui abbiamo assistito nei precedenti anni. Se il 2016 ha visto un +0,86%, peggio era andata lo scorso anno (2015) con un +1,5% e peggio ancora l’anno prima (2014) con un +3,9%.

rincari ferroviari

A subire questo boom di rincari sono state anche le ferrovie italiane (Trenitalia). I tariffari sono stati infatti corretti a rialzo per tutte le tratte di Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca. In questo caso il rincaro più alto è spettato alla tratta Roma – Milano con un aumento del 3,5%, ma anche le altre tariffe della fascia base hanno visto un’impennata di circa il 2,7%. Per questo, oggi un biglietto ferroviario riguardante la tratta Milano-Roma, in tariffa base, passa da 86 euro a 89 euro. Il Napoli-Roma da 43 a 44 euro, mentre il Napoli-Milano è aumentato di 4 euro da 95 a 99 euro. Infine, notizie non tanto belle neanche per i possessori del Telepass. Verranno infatti equiparati i contratti Telepass Premium e Premium Extra con costi e servizi che passeranno alla fascia superiore da 0,78 a 1,5 euro al mese. Insomma una stangata sul settore dei trasporti che non gli farà iniziare questo 2016 nel migliore dei modi.