Tra pochi mesi saranno in quattro: la gamma Alfa Romeo attende infatti di arricchirsi con il nuovo atteso modello di segmento B, a lungo indicata come “Brennero” ma che in definitiva prenderà il nome di Alfa Romeo Milano, in omaggio alla città in cui la Casa del Biscione ha preso vita.
Pochi giorni fa, Stellantis ha diffuso le prime immagini ufficiali dei prototipi in fase di collaudo presso il grande centro tecnico di Balocco (VC), dove lo staff Alfa Romeo sta completando la messa a punto.
La squadra
Il team di ingegneri e tecnici che sta curando Alfa Romeo Milano è lo stesso responsabile delle vetture più adrenaliniche degli ultimi anni come 4C, 8C, Giulia e Stelvio Quadrifoglio e Giulia GTA. La novità sta nel fatto che stavolta la squadra lavora su un modello elettrico.
Pur lavorando su una piattaforma trasversale a molti brand (quella di Jeep Avenger, Fiat 600, Lancia Ypsilon ecc…), l’equipe promette una messa a punto degna di una vera Alfa Romeo. Qualcosa che ne tiri fuori il miglior potenziale dinamico grazie a sospensioni e sterzo dalle tarature specifiche.
A dirigere i lavori è Domenico Bagnasco, responsabile validazione della sintesi dinamica del veicolo e padre, tra le altre, anche della 8C. Del gruppo fa parte anche Stefano Cereda, sviluppatore dei motori Diesel di Giulia e Stelvio ma anche del potente ibrido plug-in di Tonale. Con lui, Luigi Domenichelli, esperto nell’integrazione e validazione dei sottosistemi veicolo.
La seconda volta di “Milano”
I più attenti osservatori e gli appassionati del marchio ricorderanno probabilmente che il nome “Milano” non è nuovo. Negli Anni ’80, questo era il nome della 75 venduta sui mercati del Nordamerica, ma è in tempi più recenti che questo nome ha già “rischiato” di tornare.
Si tratta infatti del primo nome scelto per la compatta due volumi del 2010 che, a poche settimane dal lancio, è poi stata ribattezzata in extremis Giulietta. Le prime immagini diffuse da Alfa mostravano infatti il nome Milano in evidenza sulla targa sulla destra del paraurti.