AGR certifica i sedili Opel

AGR Opel
2021 Opel Astra Hybrid

Quando ci mettiamo al volante per effettuare i nostri test, la prima cosa che facciamo è regolare l’altezza del sedile, l’inclinazione dello schienale e la posizione del volante e la distanza dalla pedaliera.

Operazioni oggi agevoli grazie all’elevata possibilità di regolazione offerta dai sedili più evoluti, e così semplici da far passare in secondo piano il tempo e le risorse tecniche che le Case dedicano a questo aspetto del comfort.

Quando si va ad approfondire la materia, come sempre si scoprono aspetti interessanti che stimolano la nostra curiosità.

E’ stata Opel, da sempre attenta al corretto dimensionamento dei sedili delle sue vetture a darci l’opportunità di saperne di più sull’ergonomia di questi componenti, che a pieno titolo possono essere definiti dei sistemi.

L’occasione è stata la nuova Opel Astra, di cui leggerete le nostre prime impressioni di guida su questo fascicolo, nella quale sono installati sedili ergonomicamente evoluti e che inglobano tutte le più recenti tecnologie applicate, ponendosi tra i migliori presenti sul segmento.

Opel e i sedili: un po’ di storia

La Opel Patentmotorwagen del 1899 montava in sedili in pelle, a dimostrazione che fin dall’inizio della sua storia la Casa tedesca ha avuto un occhio di riguardo per l’accoglienza di chi guidava le sue auto e il comfort di marcia, elementi a quell’epoca non certo prioritari.

Una cura che si è poi manifestata negli anni, quando Opel è stata la prima o almeno tra le prime a portare sui sedili le innovazioni che ci hanno portato al prodotto attuale.

Intendiamo, ad esempio, l’introduzione della regolazione longitudinale (1931), i sedili reclinabili della Opel Kapitän, la regolazione dell’altezza della seduta sulle Monza e Senator (fine anni ’70) e il sistema di sedute Flex7 apparsa sulla monovolume compatta Zafira nel 1999.

Un sistema che consentiva di trasformare un’auto a sette posti in una biposto con un enorme volume di carico senza dover fisicamente smontare i sedili dal pianale.

Passando al secolo attuale, nel 2002 apparve sulla Opel Signum il primo sedile lato guidatore certificato dalla AGR (Aktion Gesunder Rücken e.V.), un ente indipendente abilitato a certificare la corretta ergonomia di tutti quei prodotti che vanno a interagire col corpo umano e la sua postura.

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La Signum è stata la prima Opel a montare sedili certificati AGR.

La collaborazione tra Opel e AGR non si è più interrotta e si è estesa nel 2012, quando la Meriva fu la prima auto prodotta in serie a ricevere il marchio di qualità AGR per l’ergonomia generale, in riferimento all’eccellente lavoro svolto  con le portiere FlexDoors (con un angolo di apertura di 84°), il sistema FlexSpace,  il portabiciclette FlexFix e ovviamente i sedili. 

Questa breve cronistoria si conclude con la Opel Astra del 2015, la prima compatta ad avere di serie dei sedili ergonomici premium certificati AGR.

Benessere della schiena, benessere del corpo

Chi svolge un lavoro che richiede rimanere molte ore al giorno seduti a una scrivania conosce perfettamente i problemi che una cattiva postura può creare alla schiena e alle derivazioni nervose degli arti inferiori quando la sedia utilizzata non è idonea.

La scelta della sedia su cui ci si siede per lungo tempo deve essere fatta con estrema cautela, poiché non sempre i prodotti descritti come adatti al sostegno della colonna vertebrale hanno un supporto scientifico oggettivo che lo dimostri.

Significativo è il fatto che i camionisti considerino il sedile come un accessorio fondamentale (e costoso) per il loro lavoro e lo scelgano in modo estremamente pignolo, arrivando, quando cambiano il veicolo, a trasferirlo dalla vecchia alla nuova cabina.

Il marchio AGR può offrire un aiuto nell’acquisto, poiché è apposto a seguito di severi con­trolli eseguiti da esperti indipendenti appartenenti alle categorie dei medici e dei fisioterapisti appartenenti a due Associazioni professionali tedesche altamente competenti nel settore delle patologie alla schiena.

AGR Opel
Opel Astra Hybrid

AGR controlla struttura e materiali

Per emettere il loro giudizio, gli specialisti di AGR seguono dei criteri di valutazione precisi e analizzano molti aspetti, come le escursione delle regolazioni longitudinali, verticali e  nell’inclinazione dello schienale, oltre a ulteriori regolazioni aggiuntive, come il sostegno lombare che deve rispettare precise dimensioni minime per essere efficace.

AGR Opel
Opel Astra.

Non sono trascurati neanche i poggiatesta che devono potersi adattare sia nell’altezza sia nella distanza dalla nuca.

Ma se l’ergonomia svolge un ruolo fondamentale nel comfort, anche i materiali utilizzati, sia interni, quali le schiume poliuretaniche, sia esterni quali i rivestimenti in tessuto, pelle o Alcantara, non possono essere trascurati dalla AGR.

Il corretto sostegno del peso del corpo e l’indeformabilità nel tempo per mantenere le caratteristiche di progetto sono fondamentali di una buona imbottitura, mentre tessuti traspiranti consentono, in situazioni di caldo e umidità, di restare seduti più a lungo senza disagio.

2022 Opel Astra Hybrid

Un progetto complesso

Da quanto sopra risulta evidente che il progetto e lo sviluppo di un nuovo sedile siano attività lunghe e laboriose, che richiedono il contributo di più specialisti che devono anche far collimare le esigenze tecniche ed ergonomiche con quelle di costo industriale.

Per essere omologato, un sedile deve superare tutte le prove di validazione e fatica, oltre ai crash- test e di comportamento in caso di esplosione degli airbag laterali: non deve stupire quindi che si parli di circa 3 anni per arrivare dal concept al prodotto di serie.

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Der neue Opel Astra