Che fosse una buona idea lo si era intuito fin dalla prima edizione datata 2015. Il Salone dell’Auto di Torino era tornato con una formula nuova che supportata dal Comune, non mancò però di sollevare qualche commento non propriamente benevolo da parte dei più critici. L’anno scorso il ‘Salone’ ha pure superato lo scoglio del maltempo, dimostrando che la formula ‘all’aperto’ poteva essere valida anche con il meteo avverso.
Oggi, giunti alla terza edizione e con un’affluenza che gli organizzatori hanno stimato in oltre 700.000 unità nei cinque giorni di apertura, si può dire che ci si sia ormai spinti ben oltre le aspettative. Lo si capiva già dalla mattinata di mercoledì 7 giugno, quella in cui negli stand delle Case c’erano addetti stampa e dirigenti e nei viali circolavano gli addetti ai lavori. Tutti concordavano che l’atmosfera decisamente meno ‘ingessata’ rispetto a un evento tradizionale offerta da una cornice naturale come quella del Parco Valentino, sulle rive del Po, predisponeva verso rapporti meno formali ma comunque costruttivi. Senza trascurare poi che il rapporto tra investimento e risultato (in termini di visibilità) è in questo caso ampiamente favorevole e che la formula dei ‘moduli’ espositivi ha reso decisamente più ‘democratica’ l’esposizione, coi colossi e la Case minori posti praticamente allo stesso livello. Il sole e il caldo che hanno poi baciato tutto il periodo d’apertura hanno poi fatto il resto, col risultato che Andrea Levy, Presidente del Comitato organizzatore, e i suoi collaboratori guardano già al 2018, forti anche di una crescita dei luoghi cittadini nei quali l’automobile è stata portata a contatto col pubblico.I principali numeri parlano chiaro: 56 espositori hanno aderito all’iniziativa, con la pedana iniziale occupata, come consuetudine, dalla vettura proclamata Auto dell’Anno, ovvero la Peugeot 3008; 26 anteprime nazionali (Alpine A110, Audi RS 3 Sportback, Corvette Gran Sport, DR4, DS7 Crossback, Fiat 500L, Ford Nuova Fiesta, Kia Stinger e Kia Niro Plug-in Hybrid, Lamborghini Huracán Performante, Lexus LC Hybrid, Mazda CX-5, McLaren 720S, Mercedes-AMG GT R, Pagani Huayra Roadster, Renault Nuova Captur, SEAT Nuova Ibiza, Suzuki New Swift, Volvo XC60); 8 premiére dei carrozzieri (Fiat 124 Mole Costruzione Artigianale 001, FV-Frangivento Charlotte Gold, GFG Style Techrules Ren, IED Torino Scilla, Italdesign PopUp, Fittipaldi EF7 di Pininfarina, Touring Superleggera Artega Scalo Superelettra, Trilix TAMO Racemo); oltre 20 eventi collaterali svoltesi in parte nell’area espositiva e in parte in altre aree predisposte in città, tra i quali un focus sulle nuove motorizzazioni elettriche, ibride e plug-in nella centralissima piazza San Carlo; 5 raduni tematici tra i quali l’USA Car Meeting; il Concorso d’Eleganza per auto d’epoca organizzato dall’ASI (vinto, come ‘Best in Show’ dalla famosa Cisitalia 202C del 1947) e il Gran Premio Parco del Valentino, una sfilata che su un tratto di 18 chilometri ha mostrato al numerosissimo pubblico assiepato lungo il percorso vetture di ogni tipo ed epoca. E abbiamo sicuramente dimenticato qualcosa… Torino è stata la capitale dell’auto e oggi, pur ridimensionata nella sua importanza industriale, mantiene un posto di eccellenza in tutto ciò che è lo stile e la progettazione dell’auto, oltre a eccellenti competenze nell’industrializzazione che derivano da un secolo di operatività nell’assemblaggio diretto e nell’indotto. Una vera e propria cultura dell’automobile che ha contagiato le ultime tre generazioni di torinesi che dunque non potevano non rispondere alla chiama del Salone, peraltro a ingresso gratuito (con possibilità di iscrizione online per ottenere un pass che oltre all’ingresso a eventi selezionati offriva numerose convenzioni sia per il ristoro sia per il trasporto) e con un orario (dalle 10:00 alle 24:00) tale da renderlo accessibile a chiunque. Appuntamento fra un anno, dal 6 al 10 giugno 2018.